Proseguendo il tema trattato nella scorsa pellicola “Il maestro che promise il mare”, anche in Italia alcune persone hanno contribuito all’insegnamento scolastico con metodi alternativi. In particolare qualcuno ha creato una teoria del tutto nuova che si è diffusa a livello planetario: Maria Montessori.

La regista del film, figlia del saggista e filosofo Tzvetan Todorov, non costruisce una vera e propria biografia della Montessori, ma narra gli anni all’inizio del ‘900 in cui la protagonista lavora al proprio metodo d’insegnamento con bambini e ragazzi disabili.

Parigi, 1900. Lili d’Alengy è una donna dell’alta società parigina, cantante e attrice di teatro, non disdegna la corte di numerosi ammiratori e vive nella libertà che si è conquistata a volte tra sofferenze e chiacchiere di benpensanti. Lili porta con sé un tragico segreto: ha una figlia disabile che non ha riconosciuto; Tina ha quasi 10 anni e non capisce perché sua madre si vergogni di lei. Lili, per sfuggire alla curiosità dei concittadini, si reca a Roma, e lì cerca un Istituto per bambini disabili, dove sa che lavora Maria Montessori, fondatrice della scuola.

Maria è una donna giovane e determinata, con coraggio sta portando avanti il suo sogno di creare una scuola “per tutti”, dove anche i bambini meno dotati potranno apprendere a leggere, a scrivere e far di conto come tutti gli altri. Anche Maria, come Lili, ha una vita complessa e il suo desiderio di indipendenza si scontra con la società dell’epoca e a volte anche con il suo compagno Giuseppe Ferruccio Montesano, anch’egli giovane medico e psichiatra nell’ospedale dell’Università di Roma.

Lo scontro diventerà quasi insanabile quando nascerà il loro figlio Mario.

La pellicola è quindi incentrata sulla determinazione di una donna speciale come lo era Maria Montessori, e Jasmine Trinca la interpreta con la medesima determinazione e bravura.

MARIA MONTESSORI
LA NOUVELLE FEMME
di Léa Todorov
paese: Francia, Italia 2024
genere: biografico
interpreti: Jasmine Trinca, Leïla Bekhti, Rafaelle Sonneville-Caby, Raffaele Esposito, Laura Borelli
durata: 1 ora e 54 minuti
giudizio: interessante-bello