In occasione delle feste di carnevale e del recente ingresso del nuovo parroco don Mauro Agreste, la Messa delle ore 11 di domenica 3 marzo nella Cattedrale di Ivrea sarà animata da brani strumentali del celebre compositore e organista ottocentesco Felice Moretti, meglio conosciuto come Padre Davide da Bergamo.
L’intento è quello di rievocare in un clima di festa la Messa tipicamente ottocentesca, con brani brillanti di carattere concertistico e operistico, concepiti e proposti per la liturgia di quel tempo, e comunque in grado di mettere in risalto i colori e le sonorità caratteristiche degli organi orchestrali italiani dell’epoca. Non solo, era anche un modo per educare i fedeli dal punto di vista musicale e di permettere, a coloro che normalmente non potevano, di avere un posto da spettatori nei grandi teatri e rimanere al passo con l’evoluzione musicale del loro tempo.
Padre Davide, frate francescano nato a Zanica nel 1791, fu tra i principali esponenti della rivoluzione musicale in ambito organistico nel panorama risorgimentale italiano, sotto la forte influenza dello stile rossiniano. Lungo l’elenco delle opere composte: Sinfonie, Concerti per i vari strumenti dell’Organo, Fantasie, Andanti e Adagi devoti, Pastorali, Suonate Marziali, Versetti e Suonate, Messe, Vespri, Inni Responsori di Natale e della Settimana Santa. Padre Raffaelangelo, nel suo Elogio Funebre per Felice Moretti, sostiene che furono trovati più di 2400 “di così fatti pezzi di musica che molti organisti vorrebbero avere”.
Domenica 3 marzo, alla consolle del monumentale organo Serassi-Bossi del 1857 si alterneranno Damiano Maria Vallero e Silvio Rossini con canti della liturgia tradizionale alternati a brani dell’Ottocento italiano, pensati per ingresso, elevazione, offertorio, comunione e finale.
Il grande organo del Duomo di Ivrea, sebbene tuttora funzionante ed utilizzabile, necessita comunque ormai da tempo di un consistente lavoro di restauro, affinché possa tornare all’antico splendore; della progettazione si sta occupando il comitato “Ridiamo voce all’organo della Cattedrale”, composto da appassionati, musicisti, studiosi e organisti che intendono portare avanti anche un’azione di conoscenza e sensibilizzazione popolare per concretizzare più facilmente il restauro.