Via libera con un piccolo brivido, per il bilancio previsionale 2019 del Comune di Montanaro: il documento è stato approvato in Consiglio con i soli voti della maggioranza, ma grazie alla decisione dei consiglieri di minoranza di non abbandonare l’aula, giacchè tra le fila del gruppo che sostiene il sindaco Giovanni Ponchia si sono registrate due assenze (il vicesindaco Andrea Carinci e la consigliera Maria Vacchetta): e se le opposizioni avessero deciso di non partecipare alla seduta, sarebbe mancato il numero legale.

“Era già stata prevista una seconda convocazione per il giorno successivo – minimizza il primo cittadino -, non sarebbe cambiato nulla”. “Ponchia può dire grazie al nostro senso di responsabilità, se ha potuto approvare il suo bilancio” è la dichiarazione, ovviamente di segno contrario, dei consiglieri di opposizione. Piccole scaramucce, destinate a intensificarsi nei prossimi mesi con l’avvicinarsi dell’appuntamento delle elezioni comunali.

Più concretamente, possiamo segnalare che il documento di programmazione economica mette in campo circa 600 mila euro per opere pubbliche, metà dei quali – precisamente 305 mila e 90 euro – per la messa in sicurezza della scuola elementare, mentre 137 mila euro saranno destinati alla realizzazione di una nuova serie di loculi al cimitero. Cifre minori verranno impegnate nella manutenzione straordinaria di alcuni immobili comunali, per quella dei serramenti della scuola media “Giovanni Cena”, per opere di difesa ambientale e manutenzione del canale scolmatore e per la sistemazione del tetto del castello dei Conti Frola.

Bocciatura senza appello da parte delle minoranze, che puntano il dito sulla pochezza di un bilancio privo di ogni progettualità, sia nel campo dello sviluppo che in quello sociale: a loro vedere, gli investimenti si limitano, di fatto, alle sole manutenzioni.

Buone notizie arrivano, invece, sul fronte delle tariffe, che non crescono e che vedono anzi la Tari (rifiuti) in calo come già accaduto lo scorso anno. In media le utenze domestiche dovrebbero risparmiare il 4%, quelle non domestiche il 7,6%. “Grazie anche al buon livello raggiunto nella raccolta differenziata – è la sottolineatura di Ponchia -, che da gennaio a settembre ha toccato quota 65,6%. Possiamo ancora fare meglio, ma il risultato conseguito mi rende comunque orgoglioso”.

Mauro Saroglia