“Non ci lasciamo intimidire, e il prossimo sabato 16 giugno saremo ancora a San Giusto Canavese per l’assemblea regionale della nostra rete, alla presenza dei tanti volontari che quotidianamente lavorano per far rinascere i beni confiscati e per portare avanti percorsi di formazione e di sensibilizzazione”: questa la risposta di Libera Piemonte, una volta appresa la notizia di quella che appare a tutti gli effetti come un’intimidazione di stampo mafioso, l’incendio della villetta sangiustese confiscata a Nicola Assisi, latitante, considerato uno dei massimi re del narcotraffico.
All’incirca un mese fa era stata la meta di una “passeggiata”, in ricordo di Rosario La Torre e Pio di Salvo, vittime della mafia (vedi foto): ora le pareti sono bruciate, la fuliggine ha invaso l’abitazione e due bombole del gas sono state rinvenute, una al piano terra e una al primo piano, con un filo elettrico – probabilmente un innesco – che scorreva lungo la scala interna dell’edificio.
A fare la scoperta è stato l’amministratore giudiziario, recatosi nella villa del boss calabrese accompagnato da due tecnici comunali, per valutare una serie di abusi edilizi da sanare, prima dell’assegnazione della struttura all’associazione Libera. Giunti sul posto, i tre hanno trovato i lucchetti divelti, la porta del garage aperta e bloccata con un paletto di legno e la catena che chiudeva il cancelletto della villa tranciata con un flessibile. L’odore di bruciato, la bombola e le pareti annerite hanno messo in allarme gli uomini, che hanno temuto di saltare in aria. In breve sono intervenuti carabinieri, polizia scientifica, vigili del fuoco.
Nicola Assisi e il figlio Patrick, frattanto, sono ancora alla macchia, con ogni probabilità in Brasile da dove, per anni, hanno gestito un enorme traffico di cocaina con la quale sono stati riforniti i principali cartelli della ‘ndrangheta calabrese. Un altro figlio, Pasquale Micheal, era stato stato scovato dai carabinieri in un attico di Torino e sta ora scontando in carcere una pena della durata di 13 anni.