(Filippo Ciantia)
Qualche giorno fa mi hanno invitato a parlare in qualità di “nonno”! Non bastava essere “un pensionato”: ora un nuovo status, nonno, che mi va ancora stretto. Mi sono comunque cimentato, anche a nome di Luciana, che, pur lavorando, si è calata seriamente e volentieri nel ruolo di nonna!
Dopo quasi 42 anni di matrimonio, grazie alla numerosità, abbiamo una distribuzione molto varia di nipoti (20) e figli (8). Due figli ancora in casa, tre famiglie all’estero, tre figlie sposate e residenti in località ad una distanza sufficiente perché si possa decidere di incontrarsi.
Non sono anni facili per le famiglie, anzi! “L’annuncio del vangelo della famiglia suona antipatico in una cultura che diffida dei legami indissolubili e della responsabilità presso le persone amate” (mons. Delpini).
Non bisogna dimenticare, soprattutto oggi, che i nonni rimangono genitori. Santa Monica, mamma di Agostino, era già nonna, ma è nota per le lacrime versate per il figlio. Un compito fondamentale, per chi è anziano (o “adulto senior”, come si dovrebbe dire) è quello di pregare per i figli e i nipoti. Un “per” che vuol dire “a favore”, ma anche “al posto di…, per conto di…”. Nel turbine degli impegni, tra DAD e vite lavorative complicate e difficili, spesso figli e nipoti non trovano il tempo e anche l’energia per pregare: lo possiamo fare noi.
Nel suo ultimo romanzo, lo scrittore vivente più nichilista e lontano dalla Chiesa, Michel Houellebecq, esprime che solo l’amore di un altro essere umano può rendere tollerabile il cedimento del corpo, la fine dell’efficienza fisica, la rivolta della materia sull’anima, che invece resta la stessa, attiva e vigile, e dunque sarebbe portata a disperare come nessun altro animale sa fare.
I nonni sono utili, ma vanno anche sostenuti: i tempi di reazione si rallentano, le responsabilità diventano difficili da reggere, la memoria s’indebolisce. Nulla può sostituire la carnalità di un rapporto di vero affetto, attaccamento alla persona e al suo destino. Così la solitudine naturale della vecchiezza diventa vera e pura.
E tutti speriamo di ricevere auguri come questi dai nostri nipoti:
“Caro Nonno (notare: con la N maiuscola), auguri!! Anche quest’anno hai guidato la tua famiglia, dando sempre i consigli più giusti. Ti auguro una vita ancora bella e ricca di sfumature. Con affetto, Chiara”.