Dopo “Ride” (2018), torna alla regia Valerio Mastandrea, autore e attore molto amato, che qui tratta del difficile tema delle morti sul lavoro. “Nonostante” è quasi un sogno, e tutti possono vedervi riflessa la vita propria o di chi, per un motivo o un altro, si trova a dover affrontare un ricovero ospedaliero. Oppure riguarda chi è in contatto con qualcuno che soffre, con il mistero del dolore e, chissà, anche con quello della morte. E nonostante i temi difficili, la pellicola si alza leggera sopra il pubblico del cinematografo.

La trama. Un uomo vaga all’interno di un ospedale e passeggia fuori nel cortile, si siede sul montacarichi, gironzola per le scale. Nessuno lo vede: quell’uomo in realtà è in coma, il suo corpo reale giace ricoverato nel letto, e il suo “fantasma”, o la sua “essenza”, cammina tra i reparti. Finché un giorno nella sua camera viene trasportata una donna, in seguito a incidente automobilistico. Lui non è d’accordo: proprio ora che si è abituato a quella stanza? Ora che conosce tutti, i vivi e coloro che sono in attesa.

Allora quella solitudine che pareva un gioco, cambia. Improvvisamente ci sono tante domande a cui rispondere, e anche quel sentimento che sta nascendo per lei, dove può rifugiarsi? É legittimo chiamarlo amore? Lo stesso Mastandrea, in un’intervista, ne parla come in una metafora: ci sono molte persone che agiscono, sono sveglie e vive, in realtà sono come i protagonisti del film: non si muovono.

Nel Sussidio per il Giubileo 2025, Arianna Prevedello dice: “Non ci sono nomi propri perchè va in scena un teatro che gratta, sottocutaneo, che sposta tutti dove non vorremmo mai finire: senza preoccupazioni, ma in coma, eppure attivi”. La pellicola è stata proiettata in aperture della sezione “Orizzonti”, all’81ª Mostra del Cinema di Venezia, e il regista l’ha dedicata al padre che non c’è più.

Nonostante di Valerio Mastrandrea
paese: Italia 2024
genere: drammatico
interpreti: Valerio Mastandrea, Dolores Fonzi,
Lino Musella, Laura Morante, Giorgio Montanini
durata: 1 ora e 32 minuti
giudizio: consigliabile, poetico, problematico