IVREA – Il 30 e 31 marzo si terrà a Ivrea una raccolta di viveri in favore delle missioni in America Latina dell’associazione Operazione Mato Grosso .
Nelle giornate di sabato e domenica, i volontari passeranno casa per casa a raccogliere qualsiasi genere alimentare a lunga scadenza, che la gente vorrà donare. Questi viveri verranno poi imballati e inviati con un container nelle missioni dell’Operazione Mato Grosso in Perù, principalmente sulla Cordigliera delle Ande. Il viaggio è molto lungo, per questo è necessario che gli alimenti non siano in scadenza o deperibili, perché arriverebbero a destinazione inutilizzabili. Nelle missioni, altri volontari sempre dell’Operazione Mato Grosso che vivono da anni come missionari, oppure giovani che sono lì per un tempo più breve, si occuperanno della distribuzione dei viveri attraverso le opere sociali in atto, come le case per bambini orfani, per disabili e anziani, le scuole o direttamente portandoli alle famiglie più indigenti.
Nel caso venissero raccolti prodotti a breve scadenza essi non saranno comunque buttati, ma devoluti a favore dei poveri del territorio tramite la Caritas Diocesana, il cui direttore – il diacono Emiliano Ricci – si è dimostrato interessato e contento dell’iniziativa, cui ha concesso il patrocinio Caritas.
Il punto di raccolta per entrambi i giorni sarà l’Istituto Salesiano “Cardinal Cagliero” di Ivrea, cui si può far riferimento per portare direttamente gli alimenti o avere informazioni sul Movimento e sul lavoro volontario che si svolge anche in Italia con i ragazzi.
Si tratta già del terzo anno in cui viene proposta a Ivrea questa iniziativa, volta anche a coinvolgere i ragazzi delle scuole superiori e gli abitanti della città in un impegno concreto di carità durante il periodo quaresimale. I volontari dell’Operazione Mato Grosso si sono attivati per invitare gli studenti ad aderire al progetto, come possibilità anche di “alternanza scuola-lavoro”.
“Operazione Mato Grosso” è un movimento giovanile nato nel 1967 dal desiderio di Padre Ugo de Censi, salesiano originario della Valtellina, di aiutare i giovani e dare un senso diverso alla propria vita provando a spenderla per i più poveri. Nell’estate 1967 un primo gruppo di giovani partì per il Brasile, per lavorare alla costruzione di una scuola a Poxoreo, tra i poveri del Mato Grosso. Al ritorno, i primi volontari coinvolsero altri ragazzi: nacquero così, i primi gruppi OMG. I giovani, ancora oggi, si ritrovano nel tempo libero per lavorare gratuitamente al fine di sostenere le attività delle missioni in America Latina.
Attualmente l’Omg è presente in Perù, Ecuador, Bolivia e Brasile. Nelle spedizioni, che sono ormai più di novanta e dove operano oltre 600 volontari permanenti (famiglie, giovani, sacerdoti), si realizzano interventi in campo sanitario, agricolo, sociale ed educativo. In Italia esistono più di centocinquanta gruppi di ragazzi, sparsi in quasi tutte le regioni; molti sono i gruppi adulti formati da genitori e amici che condividono e sostengono le missioni Omg.
In Piemonte ad oggi sono circa una decina i gruppi dei ragazzi impegnati a lavorare gratuitamente a favore dei poveri. Una delle attività svolte a sostegno delle missioni è l’invio dei containers di viveri, circa 50 all’anno da tutta Italia.