(Servizio prodotto in collaborazione con Elisa Moro) – Una giornata lieta. Ma, altresì, ricca di momenti “forti”. Lieta perché si torna ad Oropa finalmente “in presenza” e senza restrizioni.
La fraternità si fa vicinanza, i sentimenti diventano azione, sicchè lo spirito incontra la materia anche dal punto di vista della relazione fraterna.
Il video che volentieri offriamo a documentare il pellegrinaggio diocesano di Ivrea alla Madonna Nera d’Oropa, in questo 6 agosto generoso e soleggiato, racchiude tanti di questi momenti, negli oltre 40 minuti di repertorio che, con la fotogallery, resteranno a documentare (insieme agli altri servizi prodotti in corso di giornata dalla Redazione e via via trasmessi in una ideale “diretta”, cui ci affidiamo per la cronaca: sono in questa stessa home page) un momento importate nella vita del popolo di Dio che è in Ivrea.
Tra i tanti momenti, dunque, tentiamo, anche per ragioni di lettura, di isolarne due.
Anzitutto, non si può mancare di apprezzare il contributo all’animazione della Liturgia da parte del Coro diocesano, diretto da Don Alberto Carlevato.
Vivissima l’emozione e persino, sia consentito, la commozione quando si è intonata l’Ave Maria di Oropa.
Un’opera tutta diocesana.
La musica si deve al Maestro Sandro Frola, oggi all’organo.
E le parole, che alleghiamo integralmente qui, alla capacità dello stesso Don Carlevato di unire uno sforzo pastorale (sostenere la preghiera del Santo Rosario) con uno squisitamente artistico e poetico.
La preghiera in musica si può ascoltare, nel video, sia al minuto 26, sia più oltre, insieme agli altri “scampoli” della mattina e poi del S.Rosario e congedo pomeridiani.
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Il secondo (primo in realtà, ma siamo rimasti davvero toccati dal canto dell’Ave Maria, sicchè…) è l’omelia dettata dal Vescovo di Ivrea, Mons. Edoardo Aldo Cerrato, integrale nel video.
Ed è certamente questo il risultato documentario, a modesto avviso di chi scrive, più importante e che sarà bene riascoltare e meditare.
Perché – nella sua esposizione di oltre 20 minuti – tocca punti nodali di spiritualità e di attualità di vita ecclesiale.
Un vero e proprio documento di Magistero.
Dal richiamo paterno, quanto forte e chiaro, in esergo: percorriamo tante vie (il parallelismo è con le molte strade seguite dai pellegrini per arrivare qui oggi) ma, come Chiesa, la meta è una. Gesù Cristo, l’annuncio della Parola.
Cerchiamo di essere qui – ricorda – non solo come singole persone, che vogliono dire a Maria “tu sei mia Madre”, ma cerchiamo di essere qui come Chiesa.
La Santa Chiesa che c’è in Ivrea. Che ha cammini diversi, ma un’unica meta, se vuole essere fedele a se stessa: la meta è Gesù Cristo, la meta è la salvezza delle nostre anime. La meta è l’annuncio di Cristo al Mondo.
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Tanti, come si diceva, i passaggi densi di significato, che non mancano di ricordare il cammino sinodale, per ricordare con fermezza come le contingenze, i programmi, i problemi, la stessa dimensione ecclesiale siano tutti permeati dalla fedeltà alla centralità di Gesù Cristo. Non in astratto, quanto nel riconoscere a lui il primo posto nella nostra vita, nel nostro modo di pensare e di valutare la realtà.
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Davvero, non andiamo oltre nel riassumere ciò che è bello ed edificante ascoltare dalla viva voce del Vescovo.
La celebrazione eucaristica ha visto la partecipazione davvero di tanti pellegrini, (circa 500, un numero che di per sé dice della volontà di rinnovare sempre questa tradizione) giunti da tutta la Diocesi, con molta parte del presbiterio.
E’ stata presieduta dal Vescovo e, con lui, Mons. Roberto Farinella Vescovo di Biella, Mons. Luigi Bettazzi, Vescovo Emerito di Ivrea e Mons. Gianmario Cuffia, Vicario Generale della Diocesi.
La giornata si è poi conclusa nel pomeriggio quando, dopo il pranzo in comunione ed amicizia, si è tornati in Basilica per la preghiera del Santo Rosario ed il congedo: anche questi momenti sono in repertorio nel video.
Ora vi lasciamo con il video e la gallery, nel segno dell’amore filiale per la Madre di Dio cui sempre ci affidiamo.
( Nel caso vi fossero persone che non desiderassero vedere riprodotta la propria immagine sono pregate di contattare il numero telefonico 3358457447 per la rimozione, che sarà immediata).