(giancarlo guidetti) – Le avverse condizioni atmosferiche, un furioso e violento temporale, avevano suscitato non poca preoccupazione a proposito dello svolgimento delle celebrazioni in onore della Madre Celeste, per il 401.mo anniversario (21 giugno) dalle apparizioni avvenute nella località canavesana.

Poi, l’ impensabile: ecco il cielo rasserenarsi ed il sole splendere permettendo così la regolare attuazione delle funzioni in programma.

La Processione (da Ozegna al Santuario, luogo delle apparizioni) e della S. Messa.

Ha detto bene il parroco don Luca Meinardi nel suo saluto conclusivo, quanto sia bello pensare come la S. Madre abbia voluto far sentire, vedere la sua presenza, squarciando un cielo cupo, nero, tempestoso con il sereno quasi fosse un sorriso.

Madre che ci indica il Figlio come “Luce che vince le tenebre”.

Luce che è guida sicura in ogni passo della nostra vita.

La S. Messa è stata presieduta da don Giuseppe Sciavilla (Segretario Vescovile di Ivrea e Vice Parroco della Cattedrale) e concelebrata da don Luca Meinardi (parroco di Ozegna, San Giorgio, Agliè e Cuceglio) e da don Massimiliano Marco (vice parroco di quelle Parrocchie), giunti al Santuario in processione con un nutrito gruppo di fedeli.

Serata speciale anche per don Giuseppe Sciavilla, ricorrendo quest’anno il decimo anniversario dalla sua Ordinazione presbiterale (28 giugno 2014).

Nativo di Bari, fu quasi subito assegnato alla nostra diocesi dove è già molto conosciuto in quanto gli sono stati assegnati significativi incarichi, quali quelli di Vice Parroco della Cattedrale di Ivrea, Cerimoniere vescovile, Vice assistente diocesano di Azione Cattolica; Don Giuseppe prosegue altresì gli studi, presso la Pontificia Università Lateranense.

Se l’omelia (riproposta integralmente nel video che completa queste note) ha rivelato dottrina e preparazione del Celebrante, nel breve incontro a margine della Celebrazione, abbiamo avuto il piacere di conoscere la figura di un Sacerdote a tutto tondo: umile, semplice, sinceramente disponibile all’incontro con le persone, come fosse un amico di sempre.

Auguri don Giuseppe da tutti gli amici de Risvegliopopolare.it; grazie di tutto, che il nostro più caro abbraccio, le nostre povere preghiere, ma soprattutto la S. Madre possano sempre sostenerti ed accompagnarti.

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Era il 21 giugno 1623 e al quindicenne Giovanni Guglielmo Petro, muto dalla nascita, mentre con lo zio Besso compie lavori di fienagione, nella zona detta “dei Goritti” appare la Madonna; vestita di bianco sorretta in aria da due angeli, proprio in quel punto in cui oggi sorge l’ artistico altare maggiore.

Poco dopo (nella stessa giornata) una seconda apparizione dove oggi sorge la Cappella detta “della Visitazione”.

Due semplici richieste al giovane Guglielmo, da parte della S.S. Madre: che imparasse la recita dell’ Ufficio della B. V. Maria e di compiere un pellegrinaggio ad Oropa.

Speranza, fiducia, fede e, senza dubbi o incertezze, il giovane parte alla volta del Santuario di Oropa; non da solo, ma accompagnato da una grande partecipazione di fedeli guidati dall’ allora Pievano don Cesare Braida.

Dopo la S. Messa, l’ attesa che si realizzi “il dono”; all’ uscita dalla Cappella interna del Santuario di Oropa ecco il miracolo; Giovanni Guglielmo acquista la parola

Rientrati nella Cappella per pregare e ringraziare, ecco la terza Visione in cui la S. Vergine comunica un messaggio per tutto il popolo cristiano:

 “Santificare il giorno del Signore”.

Certo è deprimente vedere, ai giorni nostri, quanto insufficiente sia il nostro seguire gli inviti della S. Madre, che instancabilmente ci indica sempre il Figlio quale via, quale verità, quale vita, quale certezza, quale soluzione ad ogni problema che assilla ogni uno di noi ed anche il mondo intero.

Come talvolta sembriamo ancora poco consapevoli che le Sue promesse sono veritiere, non mendaci e durano per sempre.

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La Novena preparatoria, la Processione, la S. Messa l’ attenta e preziosa regia del parroco don Luca, ha visto la partecipazione di un buon numero di fedeli tra loro presente anche il neo eletto sindaco Federico Pozzo.

Grazie don Luca, don Giuseppe, don Massimiliano, a tutti i volontari ma il Grazie più grande lo dedichiamo alla Madre Celeste che in ogni angolo della terra non fa mai mancare quanto sia grande il Suo Amore per i suoi piccoli figli.

Il Santuario della “Madonna del Bosco”  è uno degli innumerevoli, indiscutibili, concreti esempi della Sua costante presenza nella storia del popolo di Dio.

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