Entra nel vivo il fitto calendario di eventi religiosi e culturali con cui la comunità ecclesiale e civile di Ozegna si prepara a festeggiare il IV centenario dell’Apparizione della Madonna del Bosco, avvenuta il 21 giugno 1623.

All’inizio di questa settimana ha preso inizio la novena di preparazione, con la celebrazione della Santa Messa alle 20.30 di ogni giorno.

Da segnalare che quella di martedì 13 giugno è stata presieduta dal Vescovo di Biella monsignor Roberto Farinella, mentre quella di ieri sera dal Vescovo di Ivrea monsignor Edoardo Cerrato (che nell’occasione ha anche impartito la Cresima a un gruppo di adulti).

Sabato 17 giugno, alle 21 al santuario, concerto con il soprano Carolina Mattioda, Valentina Vicario al flauto, Matteo Vaulaz alla tromba e Paolo Ariagno al pianoforte con musiche di Bach, Schubert, Bizet, Gounod, Gluck e altri compositori: l’evento è organizzato dall’associazione “L’Gavason” in collaborazione con la parrocchia di Ozegna.

Sante Messe di novena saranno celebrate anche alle 20.30 di lunedì 19 e martedì 20 giugno, per arrivare all’esatta ricorrenza del 21 giugno, mercoledì: per celebrare la festa solenne del Quarto centenario dell’Apparizione, alle 20 partirà un pellegrinaggio dalla chiesa parrocchiale di Ozegna fino al Santuario, cui farà seguito la S. Messa presieduta dal Vescovo Edoardo.

Giovedì 22 giugno alle 21, si terrà un concerto congiunto delle corali di Rivarolo e Agliè.

Domenica 25 giugno Sante Messe saranno celebrate alle 9 (a cui parteciperà un gruppo di ciclisti del “Cimento Ozegna–Oropa” che alla fine della celebrazione partirà per il Santuario biellese) e alle 11.

Nel pomeriggio, alle 15, l’esibizione della Corale di Bairo, mentre la solenne liturgia eucaristica delle 20,30 per la chiusura dei festeggiamenti sarà presieduta dal Cardinale Arrigo Miglio.

Per tutta la durata dei festeggiamenti, nei locali del Refettorio Piccolo dell’ex convento (Sala adia[1]cente a quella degli ex voto), proiezione continua del video “Bisogna credere… Verso i 400 anni” realizzato da Centro Studi Valle Sacra e Compagnia dei Muti, con una mostra di documenti sul santuario, conservati nell’Archivio parrocchiale e finora mai esposti.

Nella Cappella della seconda apparizione, invece, mostra fotografica sui quattro santuari Mariani della Vicaria sangiorgese.

Da segnalare poi che, in diverse occasioni, alcuni videomapping saranno proiettati sulla facciata del Santuario, mentre il 21 giugno dalle 18,30 alle 22,30 è previsto un annullo filatelico dedicato all’evento.

Il Santuario e i locali ad esso annessi (sala ex voto e piccolo museo) sono visitabili con un accompagnatore su prenotazione nei giorni di sabato e domenica, fino alla fine di settembre, prenotando al 327- 630.5455 o al 347- 542.2630.

Esprime soddisfazione don Luca Meinardi, parroco di Ozegna, per la festa dei 400 anni dell’apparizione della Madonna e del miracolo a un giovane muto.

Soddisfazione per una preparazione spirituale e pastorale che è iniziata un anno fa con momenti di preghiera, incontro, celebrazioni che arricchiscono oggi il significato della festa sia per la comunità ecclesiale che quella civile di Ozegna.

400 anni sono tanti, e da soli indicano l’importanza dell’evento e della solennità con la quale viene celebrato in queste settimane di giugno.

Don Meinardi si dice “positivamente impressionato” per la partecipazione alle iniziative di preparazione, anche durante i mesi freddi dell’inverno.

E accanto alle iniziative ecclesiali c’è tanta vivacità anche dal punto di vista culturale, artistico, ludico, sportivo che promuovono il Santuario e il territorio, che avvicinano la gente”, aggiunge.

La festa ad Ozegna, che anche il nostro giornale sottolinea con evidenza in queste pagine, rap[presenta dal punto di vista pastorale “un richiamo ad andare all’essenzialità – ci dice don Meinardila Madonna ci consegna il messaggio più prezioso ed essenziale per la fede, la centralità di Gesù Cristo, andare nella sua direzione, fare ciò che Lui dice di fare, come raccontano i Vangeli”.

Sul miracolo della Madonna, don Meinardi guarda con attenzione a un presente in cui tanta comunicazione troppo sovente non fa rima con l’ascolto e l’attenzione all’altro: “Nel dare la parola ad un muto, dove la parola è lo strumento per eccellenza della comunicazione, dobbiamo vedere il richiamo oggi, per tutti, a riscoprire il valore e il modo di creare e stabilire vere relazioni tra noi”.

C’è un terzo aspetto che don Luca Meinardi sottolinea come significativo per la festa dei 400 anni dalle apparizioni: il movimento di persone che hanno organizzato, che hanno partecipato, che sono vicine alla festa del Santuario è una “risposta alla sinodalità, un modo di camminare insieme come chiede sovente Papa Francesco. Questa ricorrenza ha offerto una grande occasione di cammino insieme che mi piace molto”.

c.m.z.

 

Redazione Web