Sanremo 2025, per quanto mi riguarda, passerà alla storia per l’impresa di Simone Cristicchi. La sua canzone “Quando sarai piccola” è piaciuta a Meloni e pure a Schlein. Un miracolo, inatteso e sorprendente.

Confesso che, non avendo seguito assiduamente il Festival in passato, per questo motivo mi sono avvicinato ad un autore che era a me sconosciuto. Un percorso artistico che può essere sintetizzato da questa sua affermazione: “Mi interessa toccare il mistero”. Il mistero viene comunemente considerato come qualcosa di insondabile, lontano e inavvicinabile, inspiegabile. Per Cristicchi – e anche per la sua compagna Amara, al secolo Erika Mineo – la ricerca del mistero e la sua conoscenza rappresentano il motore della loro arte, cioè della bellezza che ci sanno comunicare.

La canzone, che tanto è piaciuta, è una bellissima poesia dedicata alla madre Luciana, che nel 2012 a soli 63 anni, a causa di un’emorragia cerebrale, era stata tra la vita e la morte per settimane. Simone attese e chiese il miracolo, che, misteriosamente, gli restituì la mamma. “Da quando si è risvegliata non è la stessa Luciana di prima. È tornata bambina, ma Luciana sorride, sorride comunque”.

Con una delicatezza estrema, il figlio diventa padre di sua madre: “Quando sarai piccola e io grande abbastanza/per prenderti in braccio e portarti a letto, / quando sarai piccola e avrai paura del buio, / io accenderò tutte le luci del mondo”. Il figlio diventa custode del genitore, come il genitore si prese cura di lui da bambino. Accende le luci che illuminino il cammino, che, pur difficile e triste, grida una speranza: “Ci sono per te, ti sostengo, non ti lascio sola nell’oscurità”.

Vengono alla mente le parole della canzone che Cristicchi presentò al Festival del 2019 “Abbi cura di me”. Una preghiera a Dio che, verso la fine, pare una mendicanza di Dio stesso per il nostro cuore: “Nel silenzio del cuore, abbi cura di me”.

Al Festival del 2023, Cristicchi e Amara cantarono il Salmo 51, il canto di pentimento e richiesta di misericordia. Di fronte a tutto quello che accade attorno a noi, quanto sono vere le parole del re David dopo i suoi delitti: “Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia”! E l’hanno cantata in aramaico, nella lingua di Gesù, affinché Colui che ci ha redenti ripeta le nostre stesse parole di preghiera.

Buona Quaresima.