Tenuta Roletto
Risvegliopopolare.it

venerdì 25 Aprile 2025

Reale mutua
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Gli anniversari di Ordinazione Presbiterale

IVREA - Santa Messa del Crisma - Il Vescovo Mons. Daniele Salera rinnova l'invito a vivere in pienezza il dono del sacerdozio, nella celebrazione “della cura che Dio ha per noi” 

Affidandosi a Maria e affidando la Diocesi a Lei, Vergine Assunta in Cielo, Mons. Salera ha pregato e ha chiesto di pregare per il dono di vocazioni al sacerdozio

(Testo di Elisa Moro – Immagini di Giancarlo Guidetti) – Un invito a vivere in pienezza il...

Dal 15 al 23 marzo, la testimonianza di una comunità viva e vitale

ROSONE - Giorni intensi di festa in onore di San Giuseppe - Apice dei festeggiamenti, il 19 marzo, la celebrazione della Santa Messa solenne presieduta dal  Vescovo Mons. Daniele Salera, alla sua prima visita in Valle Orco - GALLERY DI 100 IMMAGINI

Il vescovo Daniele, dopo la fiaccolata, ha ancora voluto intorno a sé i tutti papà presenti nella chiesa per una preghiera comune e invitarli a seguire l’esempio di San Giuseppe.

La piccola frazione di Rosone nel Comune di Locana si è vestita a festa dal 15 al 23 marzo per...

Ancora un'esemplare esperienza educativa e pastorale per i giovani delle parrocchie di Rivarolo -

RIVAROLO CANAVESE - Quella Croce così attuale nella vita di tanti come noi - Due esempi luminosi, Sammy Basso e Nadia Toffa, che hanno portato la Croce con umiltà, semplicità e grinta, senza arrendersi di fronte al “buio” della vita.

Ai piedi della Croce sta Maria, in attesa di quella luce che dona salvezza, pace e armonia a tutti noi nel giorno della Santa Pasqua.

(simone mezzano) – Un Venerdì Santo intenso quello vissuto ieri, 18 aprile, dagli animatori...

Celebrazione preparata con ogni cura: non è mancata anche la presenza di un'asinella

CUCEGLIO - Il Card. Arrigo Miglio presiede la Liturgia nella Domenica delle palme - Molto seguito il suo messaggio conclusivo, che riproponiamo integrale in VIDEO - 

Oltre la pur importante e bella "cornice", contempliamo il "quadro" che essa contiene

(f.c.) – Il cardinale Arrigo Miglio ha presieduto la Liturgia della Domenica delle Palme a Cuceglio, celebrata sabato pomeriggio alle 18 con ritrovo in Piazza Porta Pia. Presente anche l’asinella Agata che ha...

In apertura un video sulla vita del Beato Carlo Acutis

CHIVASSO, TORRAZZA, BORGOREGIO E TORASSI - Tanti giovani per animare la Via Crucis - Mentre fervono i preparativi per il Pellegrinaggio giubilare del 25 aprile - Molto partecipata l'azione liturgica nelle Parrocchie guidate da Don Gianpiero Valerio -

I ragazzi del Giubileo hanno proseguito l'incontro con canti giochi  fino alle Lodi mattutine del Sabato 12 aprile, insieme alla preziosa presenza della catechiste -

I giovani della parrocchie guidate da don Giampiero Valerio: pellegrini di Speranza. E’ così che,...

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IVREA – Cattedrale gremita per la S.Messa in suffragio di Papa Francesco

Cattedrale di Santa Maria Assunta in Ivrea gremita di fedeli, ieri sera 24 aprile, per la Santa Messa in suffragio di Papa Francesco.
Popolo in preghiera con il Vescovo Mons. Daniele Salera, con il Presbiterio, le Consacrate, presenti le massime Autorità civili e militari, con il Sindaco Avv. Matteo Chiantore.
L’omelia del Vescovo (le Letture quelle del giovedì dell’Ottava di Pasqua) ha offerto come un dittico, idoneo a presentare due fondamentali aspetti della testimonianza del Pontefice scomparso.
Dapprima, l’attenzione al Magistero.
Mons. Salera ha citato i documenti che hanno illuminato questi dodici anni di pontificato: dalla lettera enciclica Lumen Fidei all’esortazione apostolica Evangeli Gaudium; poi ancora l’enciclica Laudato Si’ e poi ancora l’esortazione apostolica Amoris Laetitia.
La Fede è frutto dell’opera della Chiesa, si irradia in una dimensione comunitaria ed ecclesiale che diventa annuncio e missione.
La seconda parte dell’insegnamento del Vescovo ha messo in luce la persona di Francesco, citando il suo amore per la verità e la stima per le persone vere; un’attitudine a cercare di capire e capire in particolare le ragioni dell’altro anche quando non si fosse stati d’accordo con lui.
Tanti gli aspetti della vita del Pontefice che resteranno come insegnamenti imperituri: il suo amore per la condivisione della vita reale delle persone; il suo impegno personale di grande lavoratore, senza afasie, dal mattino presto alla sera tardi.
Ha sempre personalmente intrattenuto un fitto rapporto epistolare con i Sacerdoti e Vescovi dei Settori in cui è ripartita la Diocesi di Roma.
Infine, i gesti e la loro importanza non solo simbolica, ma di personale condivisione, soprattutto con chi soffre: frutto della fede che dalle parole passa all’atto concreto.
Due gli esempi citati.
Uno la lavanda dei piedi, nel 2024, presso il carcere di Rebibbia, ad alcune tra le persone private della libertà personale.
Il secondo, che ha suscitato la generale commozione, il dialogo con il piccolo Emanuele, nel 2018, nel corso della visita alla Parrocchia di San Paolo della Croce a Corviale.
Emanuele aveva allora otto anni, primo di quattro figli, e da poco aveva perso il papà.
Chiese a Francesco se suo padre, che non era credente, sarebbe andato ugualmente in Paradiso.
Il Papa prese tra le braccia quel bambino oppresso dall’incertezza e la sua risposta fu un vero e proprio atto di magistero: sapere chi va in Paradiso è cosa di Dio, solo lui lo può sapere. Ma io, Emanuele, ti dico questo: se il tuo papà ha voluto che tu ed i tuoi fratelli foste battezzati e, come mi dici, è stato un bravo papà. Ecco, Emanuele, io penso che Dio, proprio perché è un papà, abbia accolto a braccia aperte un papà come il tuo.
Ma possiamo ascoltare qui il ricordo di Emanuele, qualche anno dopo

Il Vescovo ha poi concluso informando che oggi (25 aprile) avrebbe raggiunto la Capitale con un gruppo di 300 ragazzi della Pastorale giovanile diocesana per il Giubileo dei giovani e che certamente si darà testimonianza, nella preghiera, dell’affetto e del ricordo per il Papa.
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CANAVESE – Al cinema nel weekend

Cuorgnè, Cinema Margherita
Giovedì 24, sabato 26, domenica 27 aprile
PINK FLOYD AT POMPEII
Orario: giovedì 21.15; sabato 19; domenica 21
Dal 25 al 27 aprile
MOON IL PANDA
Orario: venerdì e domenica 15.30; sabato 17.15
Dal 25 al 28 aprile
30 NOTTI CON IL MIO EX
Orario: venerdì 17.15-21.15; sabato e lunedì 21.15; domenica 17.15
Venerdì 25 e domenica 27 aprile
UN FILM MINECRAFT
Orario: 19
Due città al cinema
Martedì 29 aprile
NON DIRMI CHE HAI PAURA
Orario: 21.15
Ivrea, Cinema Politeama
Dal 25 al 28 aprile
LE ASSAGGIATRICI
Orario: venerdì e sabato 16-18.30; domenica 16; lunedì 18.30
30 NOTTI CON IL MIO EX
Orario: 21; domenica 18.30-21
Giovedì 1° maggio
BLACK BAG
Orario: 16.15
Effetto Cinema
Mercoledì 30 aprile e giovedì 1° maggio
ANORA
Orario: mercoledì 15-17.30-21.30; giovedì 19-21.30
Valperga, Cinema Ambra
Sala 1 e Sala 2
Dal 24 al 28 aprile
30 NOTTI COL MIO EX
Orario: feriali 21,30; venerdì 17-21.30; sabato 19.15-21.30; domenica 16-21
MOON IL PANDA
Orario: feriali 19; venerdì, sabato 17; dom. 16
Dal 24 al 30 aprile (no martedì 29)
UNTIL DAWN – FINO ALL’ALBA
Orario: feriali 21.30; venerdì e sabato 19.15-21.30; domenica 18.30-21
UN FILM MINECRAFT
Orario: feriali 19; venerdì 19.15; sabato 17; domenica 18.30
Mercoledì 30 aprile
THUNDERBOLTS
Orario: 19-21.30

La gazza ladra (di Graziella Cortese)

Marsiglia, oggi. È notte. La metropolitana leggera attraversa le strade, silenziosa. All’interno di un negozio di strumenti musicali qualcuno sta effettuando un furto, i ladri cercano in giro, sparpagliano a terra documenti e fogli di carta; una tubatura si rompe e l’acqua inonda il pavimento. Scatta l’allarme. Il negozio si chiama “La pie voleuse”, la gazza ladra.
Il regista Robert Guèdiguian torna a dirigere un film nella sua città natia, quartiere dell’Estaque. E con stile molto personale ci racconta le vicende di persone comuni che però hanno un peso da sostenere… e questo fa compiere azioni non sempre in sintonia con i loro principi morali.
La protagonista Maria si occupa delle persone anziane della zona, fa le pulizie, la spesa, porta loro conforto, tutti le vogliono bene e molti non possono fare a meno di lei. La donna qualche volta arrotonda la sua paga compiendo piccoli furti a casa degli assistiti. Ha un marito, Bruno, che spesso gioca a carte sperperando i soldi della sua misera pensione. Inoltre Maria ha un nipote, Nicolas, che suona il piano: è bravino e la donna trasferisce su di lui i suoi sogni… ha sempre amato la musica e immagina il nipote trasformato in un grande concertista. Per ora bisogna pagare l’insegnante di pianoforte e il noleggio dello strumento, quindi occorre arrotondare ancora con la paga delle pulizie.
Attorno ai protagonisti descritti ruota un’umanità che cerca di vivere e sopravvivere in un mondo difficile: Robert è sulla sedia a rotelle, la figlia di Maria, Audrey, s’innamora perdutamente di un agente immobiliare, e per questo motivo si lascia con il futuro marito, due anziani coniugi fanno i conti con la memoria che se ne va…
Eppure il sole torna ancora tra le vie di Marsiglia, nei cortili delle case e sui muri. Le note della Gazza Ladra di Gioacchino Rossini compaiono, a volte, tra le pause delle vicende cinematografiche.
La gazza ladra
di Robert Guédiguian
paese: Francia 2024
genere: commedia
interpreti: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Marilou Aussilloux, Gregoire Leprince-Ringuet
durata: 1 ora e 41 minuti
giudizio Cei: consigliabile, problematico, dibattiti

Il suo sorriso e la sua forza, oltre ogni fatica (di Lorenzo Iorfino)

Come giornalista e fotografo, ho avuto tante occasioni di trovarmi vicino a Papa Francesco, in contesti ufficiali, solenni, vivi. Celebrazioni a San Pietro, a San Paolo fuori le Mura, a Santa Maria Maggiore. Proprio lì, il 5 agosto scorso, nel giorno della Dedicazione della Basilica e nella ricorrenza della famosa “nevicata”, al termine dei vespri il Papa volle passare tra noi giornalisti. Nessuno lo aveva previsto. I fotografi avevano tutti i super teleobiettivi montati, troppo lunghi per quello che stava accadendo: un gesto semplice e inatteso. Ci guardò, ci sorrise, e ci ringraziò per il nostro lavoro. Nessuno riuscì a scattare una foto decente. Ma quell’incontro resta più vero di qualsiasi immagine.
Alla Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, lavoravo con il comitato organizzatore nella comunicazione. Anche lì venne vicino, passò fra i giornalisti, provato nel corpo ma fortissimo nel cuore. Per i giovani si è fatto giovane. Ha trovato parole nuove e gesti capaci di arrivare in profondità. Quel suo “Todos, todos, todos”, gridato a pugno chiuso, resta come un’eredità: una Chiesa dove davvero c’è posto per tutti, nessuno escluso.
Ma i ricordi a cui tengo di più sono quelli personali. Ho avuto la grazia di parlargli alcune volte. La prima nel 2021, quando con una piccola delegazione andammo a ringraziarlo per la nomina del delegato pontificio per l’incoronazione della Madonna di Oropa. Il cardinale Re ci accolse con calore, e il Papa ci ricevette con un sorriso limpido e una battuta affettuosa di Nino Costa sui biellesi. Una battuta che riemerse anche nell’ultima occasione in cui lo rividi. Nonostante la fatica e la stanchezza che ormai era visibile, conservava la voglia di scherzare, di far sentire accolti. E soprattutto non smetteva mai di stringere mani, di incontrare sguardi, di benedire e farsi vicino.
Nei giorni del suo ricovero al policlinico Gemelli, Roma sembrava sospesa; in Via della Conciliazione non c’era anima viva tranne i soliti giornalisti frenetici. L’aria era carica di silenzio, di apprensione, di preghiera. In questi giorni la Città Eterna si è fermata. E con lei, il mondo intero. Ma anche in questo momento, Papa Francesco ci lascia un’ultima parola, forse la più grande: il messaggio della Pasqua. Il messaggio della vita che vince la morte, dell’amore che non finisce. Con le ultime forze non ha risparmiato di visitare i carcerati il Giovedì Santo e di benedire Urbi et Orbi il mondo intero. Grazie Papa Francesco.

Testimonianza del diacono Alessandro Masseroni davanti alla salma di Papa Francesco

Silenzio. Nemmeno il rumore del calpistio di un’interminabile coda. Con un gruppo di amici iniziamo la fila da Piazza Risorgimento… Alle 6.30. Siamo fortunati… Neanche qualche minuto e si perde a vista d’occhio in direzione dei Musei Vaticani. La Basilica è irriconoscibile… I turisti sembrano scomparsi: regna il silenzio. Un silenzio orante, pieno di commozione. Sembra ci sia quasi il timore di svegliare il Papa. Percorrendo la navata centrale di San Pietro il cuore sale in gola: tutto sembra un grande ossimoro… Gli ori della Cattedra e del baldacchino sfolgoranti dei nuovi restauri, l’altare addobbato a festa, le candele accese, il cero pasquale che svetta. Cosa si festeggia? È veramente Pasqua? Passo dopo passo, passando tra le colossali statue dei santi, la fede pare rinvigorirsi un poco. E poi il rapido incontro con quel volto: pallido, ma pacifico… sorridente. Il Papa si è addormentato, e quel volto stanco a cui eravamo abituati non c’è più. Questa è la Pasqua di Francesco, dal dolore della croce alla pace del Sabato Santo… In attesa di quel grido domenicale che sveglia il mondo: “Cristo è Risorto! E noi con lui!“

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