Con la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri di lunedì pomeriggio scorso, sono in arrivo in Piemonte 7,6 milioni di euro per intervenire sulla crisi idrica che da settimane sta mettendo a dura prova il nostro territorio. Quasi 6,8 milioni di euro saranno destinati a 102 interventi di somma urgenza e più di 800 mila euro verranno utilizzati per 142 interventi di natura diversa.
In particolare le interconnessioni di rete, la sostituzione o il potenziamento di pompe, le opere di progettazione per il potenziamento di sorgenti o di sostituzione della rete idrica e il ripristino di pozzi già esistenti e abbandonati, ovvero opere che servono per evitare il picco di criticità dei mesi estivi. Sono inclusi anche gli interventi di distribuzione di risorse idriche con autobotti nei Comuni che ne hanno dichiarato la necessità.
Alla provincia di Alessandria saranno destinati 95mila euro per due interventi con autobotti. A quella di Biella andranno quasi 111mila euro per 19 interventi: circa 42mila euro destinati alle autobotti e 69mila alle somme urgenze. In provincia di Cuneo arriveranno quasi 3,3 milioni di euro per 34 interventi quasi interamente in somma urgenza. Alla provincia di Novara saranno destinati oltre 1,7 milioni di euro per 22 interventi, di cui 68mila per le autobotti e il resto per opere di somma urgenza.
Nella nostra provincia di Torino sono in arrivo oltre 209mila euro per 23 interventi, di cui 155mila euro per le somme urgenze e 54mila per le autobotti. In provincia di Vercelli andranno circa 17mila euro per 7 interventi, la maggior parte dei quali per autobotti per un importo di 12mila euro e la rimanente parte per le somme urgenze.
Infine, per il Verbano Cusio Ossola sono stati stanziati oltre 2,1 milioni per 65 interventi: quasi 1,6 milioni sono destinati agli interventi di somma urgenza e oltre 540mila euro alle autobotti.
In dettaglio, nel nostro territorio arriveranno 4mila euro a Caluso, 2mila500 a Strambino, 2mila600 euro a Bollengo, mille500 a Romano Canavese e a Mercenasco, mille215 euro a Vico, 3mila300 a Sparone e poi 30mila a Castellamonte e 15mila a Locana.
«Ora auspichiamo che con altrettanta rapidità il Governo accolga anche la richiesta della stato di calamità per l’agricoltura – aggiunge l’assessore alla Agricoltura Marco Protopapa – indispensabile sia per ristorare i nostri agricoltori di fronte ai danni causati da questa prolungata siccità, ma anche per attivare gli investimenti necessari per una futura nuova gestione dell’acqua”.