(Graziella Cortese)

C’era una volta… “Un re!”. No, c’era una volta il più celebre pezzo di legno della storia.

Sono innumerevoli le versioni delle avventure di Pinocchio, la creatura che Collodi pazientemente cesellò come un provetto falegname: lo scrittore toscano era un fine umorista appassionato di fiabe, e cercò di rappresentare un’allegoria della società dell’epoca, con mascalzoni mascherati, ingenui popolani e personaggi incredibili prelevati anche dal regno animale.

La pellicola di Matteo Garrone, da oggi nelle sale cinematografiche, tenta di essere il più fedele possibile all’opera letteraria, anche se questo rischia di ridurre la scorrevolezza del flusso narrativo.

Siamo, probabilmente, verso la fine dell’Ottocento, all’interno di un paesino dove vive Geppetto, un falegname: la miseria è nera e la fame incombe, così l’uomo decide di costruirsi un burattino e girovagare per le strade nel tentativo di guadagnare qualche soldo.

L’amico e collega Mastro Ciliegia gli cede un grosso ciocco di legno, di cui si libera volentieri poiché crede di averlo sentito parlare e ne è spaventato. Così Geppetto durante la lavorazione si accorge che il suo burattino è davvero vivo e dotato di un certo ingegno fanciullesco, decide di chiamarlo Pinocchio e di tenerlo con sé come un figliolo.

Sono tanti i protagonisti che si susseguono: dal temibile Mangiafuoco interpretato da Gigi Proietti alla celestiale fatina dai capelli azzurri (che qui osserviamo anche bambina, nella recitazione della piccola Alida Baldari Calabria).

E osservando un partecipe Roberto Benigni, viene alla mente il confronto con Nino Manfredi, commovente protagonista dello sceneggiato televisivo di Luigi Comencini, l’importante produzione televisiva di ormai molti anni fa.

Nell’opera di Garrone non manca il gusto dell’orrido che il regista aveva sviluppato ne “Il racconto dei racconti”: anche se, a dispetto di mostruose lumache e pescecani, rimane nella memoria chi cerca disperatamente di diventare umano.

Pinocchio
di Matteo Garrone
paese: Italia, Gran Bretagna, Francia 2019
genere: fantastico
interpreti: Federico Ielapi, Roberto Benigni, Gigi Proietti, Alida Baldari Calabria, Massimo Ceccherini
durata: 2 ore
giudizio: interessante