È durata pochi giorni la riapertura della via ferrata di borgata Sarro, già chiusa una volta con ordinanza dell’ex-sindaco Bruno Riva lo scorso 17 novembre e poi, solo da un paio di settimane, dichiarata nuovamente percorribile in condizioni di sicurezza, in seguito alla relazione positiva da parte del tecnico a suo tempo incaricato dall’Amministrazione comunale per le verifiche sulla tenuta del cavo di sicurezza.

Con propria ordinanza contingibile e urgente, datata 28 aprile, il commissario straordinario del Comune di Pont Canavese Paolo Cosseddu si è visto infatti costretto a dichiarare nuovamente l’inagibilità e il divieto di utilizzo del sud[1]detto impianto sportivo di borgata Sarro in seguito, come si legge sull’ordinanza stessa, alla “segnalazione telefonica pervenuta dalla impresa manutentrice dell’impianto sportivo ‘via ferrata’ in borgata Sarro, con la quale è stata appurata una situazione di pericolo causata dalla manomissione di un tratto di cavo di ancoraggio del ponte tibetano presente lungo il percorso sportivo, conseguente il distacco di un frammento roccioso che ha impattato sui sostegni dello stesso”.

Si renderà dunque necessario un nuovo intervento di ripristino, al momento non si sa quanto oneroso, lungo il percorso della “ferrata”, la quale ultimamente sta dunque causando spese impreviste e grattacapi al Comune di Pont, più dei presunti benefici dal punto di vista turistico, mentre la stessa è salita più volte agli onori della cronaca per gli interventi di salvataggio di alcuni scalatori, resisi necessari lungo l’impegnativo l’itinerario.

m.p.

Redazione Web