La via ferrata di borgata Sarro a Pont Canavese, chiusa con ordinanza dell’ex-sindaco Bruno Riva dello scorso 17 novembre, è ora nuovamente percorribile in condizioni di sicurezza.
Dopo aver ricevuto la relazione rassicurante da parte del tecnico a suo tempo incaricato dall’amministrazione comunale per le verifiche sulla tenuta del cavo di sicurezza, il sub-commissario Anna Ballan (che dallo scorso mese di marzo affianca il viceprefetto aggiunto Paolo Cosseddu nell’espletamento dell’incarico di commissario straordinario del Comune di Pont) ha infatti revocato la precedente ordinanza sindacale di inagibilità e divieto di utilizzo dell’impianto sportivo pontese.
Tutto era nato in seguito alla relazione annuale dell’impresa incaricata della periodica manutenzione e controllo della via ferrata, la quale lo scorso autunno aveva segnalato all’Amministrazione comunale una potenziale situazione di pericolo dovuta all’ossidazione del cavo di sicurezza che si snoda sull’intero percorso, unitamente alla necessità di sostituire alcuni gradini e appigli della ferrata.
Dopo l’ordinanza di temporanea chiusura della via attrezzata, a fine anno 2022 era stato affidato dal Comune un apposito incarico professionale “per la valutazione tecnica relativa alla verifica della stabilità strutturale del cavo dell’impianto sportivo via ferrata in località Sarro”, con una spesa preventivata complessiva di circa 4 mila 800 euro.
A seguito delle verifiche effettuate, dalla relazione finale del tecnico incaricato ingegner Riccardo Olliveri è emerso come “il deterioramento del cavo non infici le condizioni di sicurezza dell’itinerario che rimangono garantite con consistente margine”, e che “per un periodo di due anni dall’emissione della presente relazione non si renda necessario effettuare nuove prove statiche e che le proprietà di tenuta del cavo risultino garantite”.
La via ferrata di Pont, che comunque da esperti frequentatori viene considerata impegnativa, è dunque di nuovo aperta: la speranza è che chi la affronterà lo faccia con adeguata preparazione alle difficoltà da superare, evitando così la necessità di interventi di salvataggio di alcuni scalatori lungo l’itinerario, come già avvenuto in passato.
m.p.
Redazione Web