Il festival internazionale di cultura e musica antica “Kalendamaya”, ideato e organizzato dall’associazione Gli Invaghiti (direzione artistica Fabio Furnari), presenta oggi, domenica 3 luglio alle 21, nella suggestiva chiesa di Fontaney, il concerto del gruppo spagnolo Ensemble Musicantes, che si esibirà in un repertorio interamente dedicato alla musica medievale europea tra il XIII e il XIV secolo.

Si inizia dalla Francia, con il compositore Guillaume de Machaut (1300-1377), una delle figure più riconosciute nel campo dei trovatori del ‘300 (Francia settentrionale).

Noto per le sue composizioni polifoniche (Ars Nova) sviluppò anche melodie di grande bellezza in stile monodico, come nel caso di “Comment qu’a moy” o “Douce dame joli”. Si passa poi a un gruppo di danze appartenenti a “Le Chansonnier du Roi”, codice che include melodie di diversi cantanti, tra cui una serie di undici danze note come “Estampies et danses royales”.

Tappa successiva è in Spagna con le “Cantigas di Alfonso X” (re di Castiglia nel XIII secolo).

Questo importante manoscritto è conservato all’Escorial e raccoglie più di 400 opere di stile trobadorico, dedicate alla Vergine Maria. Alcuni di questi canti sono preghiere alla Vergine e altri (per lo più) sono celebrazioni di miracoli.

Il re stesso è stato l’autore di alcuni di essi e la maggior parte hanno la stessa struttura.

Si sosta poi in Inghilterra, per suonare tre anonime danze del XIII secolo, raccolte da un manoscritto conservato oggi ad Oxford.

E il viaggio si conclude in Italia con l’interpretazione di diversi balli anonimi trecenteschi come Saltarelli, Ballate e altre danze contrastanti (le danze lente si alternano ad altre più veloci) come il “Lamento di Tristano, sua Rotta”, il “Manoscritto dei menestrelli” conservato alla British Library o la “Dança amorosa, e suo Troto” raccolta in un manoscritto conservato all’archivio di Stato Antecosimiano di Firenze.

L’Ensemble Musicantes è formato da Jaime Muñoz – flauti, ciaramella, cornamusa medievale –, Adriana Arias – Viella –, Jaime del Amo – ghironda, salterio, citola e direzione – e Wafir Shaikheldin – percussioni – e nasce dall’esigenza di approfondire la conoscenza e l’esecuzione della musica medievale e del primo Rinascimento.

Gli strumenti utilizzati (citole, liuto medievale, liuto arabo, ribeca, salterio, percussioni, flauti, cornamuse, viella) sono riproduzioni di strumenti originali del periodo, ispirati all’iconografia spagnola, come il “Portico de la Gloria” della Cattedrale di Santiago de Compostela, o la lastra dei Fratelli Serra del Museo d’Arte della Catalogna e altri. Ingresso a offerta libera fino a esaurimento dei posti disponibili.

Per prenotare scrivere a concerti@invaghiti.info