195 studenti piemontesi sono stati premiati nell’aula consiliare di Palazzo Lascaris nell’ambito della 34a edizione del concorso “Diventiamo cittadini europei. Per un’Europa più unita, più democratica e più solidale”.L’iniziativa – promossa dalla Consulta europea del Consiglio regionale in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e il Parlamento europeo – ha visto la partecipazione di mille 982 tra studenti e studentesse appartenenti a 68 scuole superiori piemontesi (tra cui le eporediesi Liceo classico “Carlo Botta” e Istituto di istruzione superiore “Giovanni Cena”), per un totale di 878 temi realizzati. La finalità del concorso era la formazione delle giovani generazioni, in una prospettiva di cittadinanza in una Europa unita in un mondo interdipendente.
Il presidente del Consiglio regionale Nino Boeti, che ha aperto la cerimonia portando i saluti dell’assemblea piemontese, ha voluto sottolineare l’alta valenza di simili iniziative, che le istituzioni devono sostenere con convinzione. Per la vicepresidente del Consiglio, Angela Motta, le attuali generazioni sono molto più avanti rispetto a quelle precedenti e si sentono già cittadini e cittadine dell’Europa. Ha poi messo in risalto che iniziative come questo concorso sono utili per abbattere le barriere interculturali, sulla via di un’Europa dei popoli e garante della pace, che purtroppo mai come oggi sembra essere un valore fragile.
Alla premiazione, oltre a diversi consiglieri e consigliere regionali, è anche intervenuto Edoardo Greppi, professore ordinario di Diritto internazionale all’Università di Torino. Nel corso del 2018 i vincitori parteciperanno a viaggi-studio presso istituzioni europee ed internazionali. Sono inoltre già intervenuti alla trentaduesima edizione del Seminario di formazione alla cittadinanza europea di Bardonecchia e alla Festa dell’Europa promossa dal Parlamento europeo a Milano. I migliori elaborati saranno pubblicati sulla pagina Facebook del Consiglio regionale del Piemonte.
Le ragazze e i ragazzi degli istituti superiori del Piemonte hanno avuto la possibilità di scegliere tra due temi. Il primo riguardante la recente decisione della Gran Bretagna di uscire, dopo l’esito del referendum, dall’Unione. Gli elaborati costituiscono una sorta di riflessione sulle regole di recesso previste dal Trattato di Lisbona e soprattutto sulle ipotizzabili conseguenze per la Gran Bretagna, per l’Unione europea e più in generale anche per il mondo. La traccia richiedeva di scrivere una sorta di lettera aperta a un coetaneo e a una coetanea del Regno Unito, esponendo loro le proprie opinioni sull’argomento.
Al centro della seconda proposta era l’articolo 3 del Trattato di Lisbona, che impegna l’Unione europea a perseguire la piena occupazione e il progresso sociale. Come è noto in Italia il tasso di disoccupazione, specie giovanile, è davvero impressionante, con evidenti gravi ricadute sul piano sociale. Agli studenti era stato chiesto se fossero a conoscenza delle numerose opportunità che l’Unione europea offre per studiare e cercare lavoro in tutti i suoi Paesi.