“Nella profondità del nostro essere è iscritta la ‘memoria’ del Creatore.

E proprio perché questa memoria è ‘iscritta’ nel nostro essere, possiamo riconoscere il Creatore nella sua cratura (…) possiamo vedere le Sue tracce nel cosmo, creato da Lui”.

 

Ma, secondo l’insegnamento di San Bonaventura

“anche la nostra memoria, come tutta la nostra esistenza, è ferita dal peccato. E, così, la memoria è come oscurata, coperta da altre memorie superficiali”.

Sicchè, “dimentichiamo e, a causa di questa ‘dimenticanza’ di Dio, anche la gioia è oscurata”.

Sappiamo – diceva Papa Benedetto – che siamo creati per la gioia, ma non sappiamo più dove si trova.

L’oblio di Dio è oblio della nostra vera identità.

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Nell’odierna catechesi diffusa in internet, il Vescovo di Ivrea, Mons. Edoardo Aldo Cerrato, rivolge, dapprima, un pensiero al magistero di San Francesco di Sales,

 

che mette l’accento sul dono della carità – “Dio è il Dio del cuore umano” – per poi accompagnarci alla contemplazione di quell’evento sempre stupefacente, di quella rappresentazione simbolica ricca di significato, che è la Presentazione di Gesù al Tempio.

Domani ricorre la Festa liturgica della “Presentazione di Gesù al Tempio”, secondo la narrazione dell’Evangelista San Luca: con questo episodio si concludono i Vangeli cosiddetti “dell’infanzia”.

Ascoltiamo la parola del Vescovo che, anche in questa catechesi diffusa nel web, condensa in pochi minuti contenuti di grande interesse, offerti alla riflessione di ciascuno.