(Fabrizio Dassano)
Il titolo potrebbe evocare i preparativi per l’apertura di una nuova pizzeria, ma ci riferiamo in realtà all’umanità che si è mossa in questo ultimo fine settimana culminato con la festività del 25 Aprile. Malgrado la III Guerra Mondiale paventata da Lavrov, malgrado le cancellate per chiudere i condomini col Covid a Shangai e a Pechino, malgrado l’allargamento del conflitto alla Transnistria e la prossima invasione delle cavallette sul Monbarone predetta da Nostradamus, la gente si è finalmente mossa da casa! Una vera e propria liberazione!
Famiglie con figli al guinzaglio e cani in braccio, giovani coppie e coppie attempate, altri nuclei poco identificabili per la variegata composizione hanno animato il verde Canavese tra nubi e sole, aria frizzante e sprizzi di calda estate.
Laghi presi d’assalto e sentieri collinari percorsi da carovane di itineranti marciatori. Non poteva mancare, come in ogni primavera nostrana, il blocco ciclistico: la mitica Torino-Biella edizione numero 80, detta anche 26° Giro della Provincia! Strade chiuse e viabilità alternativa domenica scorsa a Biella e dintorni, elettrizzata dall’evento che ha consegnato la città ai fasti che rimandano alla mitica coppa Cobram del cattivissimo Dott. Ing. Gran Mascalz. di Gran Croce Visconte Cobram!
Poderosa la controffensiva Canavesana: Rivarolo sarà la 15a tappa di partenza del Giro d’Italia fino a Cogne, per domenica 22 maggio. Esercito e protezione civile pronti a intervenire per chiudere le strade (alla protesta della Marina per la mancanza di corsi d’acqua adeguati per pattugliare con un cacciatorpediniere lungo i 178 chilometri di tragitto con un dislivello di 3.980 metri fa da risposta una nota polemica degli organizzatori che hanno suggerito delle corazzate tascabili da 20 cm. l’una). Previsto fin dal venerdì sera esodo di massa della popolazione tra Canavese e Valle D’Aosta in territorio esente da ciclisti.
Ora che è piovuto e i livelli dei fiumi e dei laghi hanno risalito la pericolosa china della siccità paventata, tiriamo un sospiro di sollievo? Il cannone ad est romba, ma è ancora lontano dalle nostre preoccupazioni e quindi possiamo pensare di andare in vacanza vicino a casa.
Numerose le mete per questa estate sul territorio: sentieri tra Canavese e Biellese, via Francigena Canavesana, Valle d’Aosta e quindi un territorio che sta diventando sempre più turistico, quel turismo lento, l’esatto contrario del “mordi e fuggi” di cui avevamo memoria in un recente passato, figlio del benessere globalizzato che sta perdendo colpi e fa considerare la scampagnata più sul prato vicino a casa che a meriggi sui mari lontani.