† Edoardo, vescovo

Buona Pasqua, carissimi Fratelli e Sorelle!

Anche quest’anno – nel dolore e nella preoccupazione che questi giorni di epidemia portano con sé – risuona il canto della Chiesa che annuncia il fatto più grande e straordinario accaduto nella storia dell’umanità: Gesù, Figlio di Dio fatto uomo, morto in croce sul Calvario di Gerusalemme, è risorto! Ha sconfitto la morte e il peccato, ha offerto a tutti gli uomini la possibilità di una vita nella comunione con Dio, quaggiù sulla terra e poi eternamente in Paradiso! La nostra vita, nei giorni dell’esistenza terrena, è toccata da questo avvenimento che la illumina di un senso nuovo e la investe con una forza che nient’altro le può dare.

Fede è dire “Sì” a Dio che ha fatto tutto questo per amore. È dirGli “Sì” anche quando il dolore – in tante forme – bussa alla porta della nostra vita, addirittura nel buio di momenti come quello che stiamo vivendo, quando la nostra fede è messa alla prova.

Gesù Risorto, che porta sul Suo Corpo glorioso le piaghe della crocifissione, ci ha detto: “Chi vuol venire dietro a me prenda ogni giorno la sua croce e mi segua”. È la chiamata a partecipare alla Sua Passione, in una comunione in cui si vive ciò che san Paolo ha detto del cristiano: “Compio ciò che manca nella mia carne al sacrificio di Cristo”; “Vivo io, non più io; è Cristo che vive in me; e questa vita che io vivo nella carne la vivo nella fede del Figlio di Dio che mi ha amato e ha dato se stesso per me”.

Buona Pasqua, Fratelli e Sorelle.

Passi questa terribile prova, ma non passi invano!

Vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Cristo è risorto, è veramente risorto! Alleluia!