Il Coro La Rupe si accinge a festeggiare i suoi 70 anni di storia.
Il gruppo è nato nel 1952 dall’iniziativa di alcuni cantori che faceva[1]no parte della storica can[1]toria del paese e inizial[1]mente si è ispirato al repertorio del Coro Sat.
Negli anni l’avvento di direttori preparati e intra[1]prendenti, come Dante Conrero, Gigi Valenzano e Edy Mussatti, ha determinato una crescita tecnica e interpretativa, consentendo al gruppo una ribalta nazionale.
Dal 2008 il direttore è Domenico Monetta, figlio di uno dei fondatori; sotto la sua guida La Rupe ha ottenuto diversi primi premi nei più importanti concorsi italiani e ha collaborato con direttori del calibro di Carlo -Pavese, Dario Tabbia, Lorenzo Donati e Stojan Kuret.
I festeggiamenti – in ritardo di un anno a causa della pandemia – prevedono quattro appuntamenti, uno per ogni stagione dell’anno. In primavera, il 15 aprile, è stato proiettato all’auditorium “Dante Conrero” il documentario “La Rupe canta”, realizzato da Matteo Giachino e Lorenzo Robino e prodotto dal Coro stesso, che raccoglie le testimonianze dei cantori che hanno scritto la storia del gruppo e ricostruisce, attraverso parole e canti, questi 70 anni di vita corale.
In estate, il 1° luglio, per celebrare i cent’anni dalla nascita del maestro Dante Conrero, direttore e compositore simbolo di Quincinetto, si terrà un concerto all’auditorium con la presenza di due cori maschili: il Coro Verres, diretto da Albert Lanièce, e il Gruppo vocale Novecento di San Bonifacio (Vr), diretto da Maurizio Sacquegna, che interpreteranno, oltre a brani del loro repertorio, alcuni canti di Conrero, oggi riconosciuto come uno dei più significativi compositori corali di ispirazione popolare.
Alle porte dell’autunno, il 9 settembre, sarà ospite il Coro da Camera di Torino, una delle più importanti formazioni corali italiane, diretto da Dario Tabbia, che sarà reduce dalla partecipazione al Concorso internazionale di Arezzo.
E in vista dell’inverno, il 9 dicembre, La Rupe presenterà un disco che raccoglie i canti più significativi di questi 70 anni: dai brani della Sat, alle armonizzazioni di Conrero e Valenzano, alle raffinate elaborazioni scelte da Mussatti fino alle composizioni che contraddistinguono l’attuale repertorio concertistico.
“Quest’anno intenso e speciale – dice soddisfatto Domenico Monetta – verrà coronato con la partecipazione a due concorsi in maggio: il ‘Pigarelli’ in Trentino, che vedrà la partecipazione di 18 cori maschili, e il Concorso nazionale di Vittorio Veneto. Sarà una bella occasione per confrontarci con altre realtà corali e incontrare tanti amici che in questi anni hanno incrociato le nostre strade”.
Il presidente Paolo Pozzato ricorda l’importanza del traguardo raggiunto: “Siamo felici di poter festeggiare questi 70 anni, che abbiamo potuto rivivere intensamente nel racconto del documentario. Questa è anche l’occasione per fare entrare nella famiglia nuovi cantori che condividano con noi questa passione, e continuare nel solco che tanti amici hanno tracciato negli anni”.
Per maggiori informazioni sul gruppo e sulla sua attività consultare il sito www.italia[1]cori.it/coro-la-rupe-quincinetto o le pagine Facebook e Instagram (Coro La Rupe).
Redazione Web