Abbattere le tempistiche, snellire le procedure, sbloccare le autorizzazioni. Questi gli obiettivi della ricognizione delle infrastrutture idriche realizzata in tempi record dalla Regione Piemonte per individuare quelle progettualità che possono essere avviate subito per potenziare e rafforzare la rete idrica e mitigare l’emergenza siccità.
Un elenco di sette importanti interventi, talvolta già pronti a livello progettuale e che potrebbero beneficiare di deroghe specifiche per una realizzazione immediata, è stato inviato oggi dalla Regione al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, in modo che possano usufruire delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La Regione ha infatti chiesto ai gestori di reti idriche e degli invasi quali siano gli interventi che più urgentemente necessitano di semplificazione.
La risposta è arrivata prontamente nell’arco di poche ore. Gli interventi segnalati al Mims riguardano, oltre al progetto dell’acquedotto nella Valle dell’Orco per l’approvvigionamento idrico a tutto il territorio del Canavese di competenza della SMAT, il potenziamento dell’approvvigionamento esistente dell’invaso di Pianfei nel Comune di Chiusa di Pesio e la realizzazione di una condotta di adduzione, il potenziamento della diga di La Spina nel Comune di Pralormo, il rilascio degli invasi Enel della Valle Gesso nel Cuneese, il miglioramento fondiario del Canale De Ferrari nell’Alessandrino e il riordino, e potenziamento dei sistemi di approvvigionamento idrico ad uso idropotabile nel Novarese e Verbano Cusio Ossola.