Un bel gruppo di Giovanissime di Argentera ha vissuto una stupenda esperienza alla casa Alpina Gino Pistoni di Gressoney durante il Campo Animatori della Pastorale giovanile diocesana, a inizio gennaio.
Al primo incontro successivo in parrocchia, le educatrici hanno proposto un interessante questionario che facesse sintesi dell’esperienza vissuta.
Ecco alcune riflessioni e auspichiamo per loro di continuare, col sostegno dello Spirito Santo, un buon cammino di formazione. Come definireste l’esperienza vissuta al campo animatori a Gressoney?
In una frase, un’emozione che ti segna. Dal campo impari molte cose, sia a livello pratico (giochi e attività), sia a livello umano (diventi più consapevole delle tue capacità).
In quali momenti ti sei sentita più coinvolta?
Io mi sono sentita sempre coinvolta: nei momenti di gioco e di attività in gruppo, durante le prove canto, mentre ballavamo tutti insieme, durante le preghiere e la Messa… Ci sono stati così tanti momenti! Questa esperienza mi ha reso felice tutti i giorni.
Quando invece ti sei sentita più a disagio?
Non mi sono mai sentita a disagio: gli animatori sono stati bravissimi nel coinvolgerci sempre, tanto che non mi sono mai sentita sola o a disagio. Essi sono il cuore del campo, insieme al Signore.
Quali novità ti sei portata a casa?
Ho imparato nuovi giochi che posso insegnare ai bambini del catechismo. A livello umano, ho imparato che è importante saper riconoscere i propri punti di forza per sfruttarli al meglio ed essere consapevoli delle proprie debolezze, perché, riconoscendole, si può migliorare.
Questa esperienza quali cambiamenti pensi possa portare nella tua vita quotidiana?
Sicuramente più gioia e sorriso, più determinazione nell’affrontare le difficoltà, più sicurezza in me e, soprattutto, il poter contare su nuovi amici e sugli animatori che sono presenze importanti per il mio benessere. E, ovviamente, una fede più forte.
Redazione Web