“Chiediamo a Comuni, cittadini e aziende di darci una mano: ne va della sicurezza del territorio. In questo momento, oltre ad autotassarci, possiamo solo fare affidamento al senso di solidarietà della popolazione e delle aziende”. L’appello giunge dal distaccamento dei Vigili del fuoco volontari di Rivarolo, che si trovano nell’impellente necessità di sostituire il loro principale mezzo di soccorso – un Fiat Iveco “Eurofire” del 1996 – per poter continuare a garantire la loro preziosissima opera di supporto alla popolazione.
Con 27 anni di vita, un contachilometri a sei cifre e qualche migliaio di interventi alle spalle, l’autopompa attualmente in dotazione dovrebbe essere indirizzata alla rottamazione.
Al momento essa è ancora indispensabile, come hanno sperimentato sulla propria pelle i pompieri rivarolesi che per oltre un mese sono stati costretti a ridurre la loro capacità di intervento: il 18 dicembre scorso il camion è andato in avaria e la ricerca e sostituzione del pezzo di ricambio (non facilmente reperibile, vista l’età e la particolarità del mezzo) ha richiesto oltre un mese.
La situazione è stata in qualche modo tamponata e da qualche giorno i volontari sono nuovamente operativi (ogni giorno dalle 17 alle 5 del mattino, e per tutto il weekend), ma la sensazione è che sia stata solo provvisoriamente tappata una falla che molto presto potrebbe riaprirsi.
Tanto che è già stato richiesto il preventivo per una nuova autopompa, il cui prezzo è assolutamente proibitivo per le risorse del distaccamento: 252 mila euro.
Una cifra che esorbita dalle risorse economiche su cui i volontari possono contare: di qui la decisione di rendere pubblica la situazione e chiedere aiuto.
Primi destinatari sono naturalmente i sindaci dei 14 Comuni del bacino servito dal distaccamento di Rivarolo: tutti sono stati convocati a una riunione svoltasi il 19 gennaio scorso, alla quale hanno preso parte soltanto i primi cittadini di Busano, Salassa, Rivara e Forno, oltre al “padrone di casa” Alberto Rostagno.
I presenti hanno ascoltato con attenzione le richieste e – pur non potendo nell’immediato tuffarsi in promesse difficili da rispettare, vista la sempre asfittica condizione dei rispettivi bilanci comunali – non hanno chiuso la porta sulla possibilità di erogare qualche contributo.
Anche la formula adottata qualche anno fa, quando alcuni Comuni decisero di sborsare 30 centesimi ad abitante a favore del parco mezzi dei pompieri di Rivarolo, non sarebbe sufficiente a coprire tutta la somma necessaria.
Di qui la decisione di appellarsi alla società civile, alle aziende e ai singoli cittadini della zona, per garantire la continuità del servizio, attraverso donazioni all’associazione “Vecchi Pompieri 1912” di Rivarolo.
Chiunque può, è invitato a rispondere alla richiesta d’aiuto. m.v
Redazione Web