(Elisabetta Acide) – Scelta interessante e significativa quella di don Antonio Luca Parisi, vice parroco delle comunità di Rivarolo Canavese, che prenderà avvio venerdì 8 novembre alle ore 20,45 presso il Teatro Parrocchiale dell’ Oratorio di S Michele a Rivarolo.

“Protagonista” della Lectio Divina sarà il brano del Vangelo di Matteo al capitolo 18.

Tutti sono invitati, particolarmente i ragazzi dai 16 anni in poi.

Per cinque appuntamenti nell’ arco temporale da novembre 2024 a marzo 2025, saranno analizzati i versetti dall’ 1 al 35 di quell’ importante discorso di Gesù che ha come filo conduttore l’umiltà del concreto servizio di Dio e del prossimo.

Scelta dunque all’ insegna della riflessione, proposta a quella comunità dei discepoli, fatta da Gesù, ma anche a quelle comunità di oggi, per bocca e talento del giovane Vice Parroco, studioso della Sacra Scrittura come molti hanno già in diverse occasioni avuto modo di sperimentare ascoltando le sue riflessioni.

(Ricordiamo ancora le sue parole – leggi qui il precedente articolo –  in occasione della sua ordinazione presbiterale nel gennaio 2023).

Una particolare iniziativa di formazione, quella che prende il via venerdì sera, che si rivelerà sicuramente interessante sia per la “modalità” con la quale è proposta (lecito divina), sia per la scelta del brano.

Lectio Divina che per sua “natura” è lettura e rilettura, è struttura e studio, è organizzazione del brano e dei suoi elementi, è analisi, è attenzione ai riferimenti, ma è anche molto altro: è meditatio, oratio, contemplatio, consolatio, discretio, deliberatio, collatio, actio.

La Lectio è “lasciarsi condurre” è “lettura e commento” e siamo sicuri, sarà una “guida” importante per la formazione delle parrocchie.

Una scelta davvero interessante, che recupera e pone al centro l’idea di Chiesa come “creatura Verbi” che si fonda sulla Parola di Dio, nasce convocata dalla Parola e vive in essa. 

Interessante allora la Lectio del brano evangelico che pone, come sicuramente saprà accompagnare don Antonio, alcuni interrogativi del “farsi piccoli”, dell’ umiltà e delle scelte.

Dalla Chiesa dei poveri (discorso della montagna delle Beatitudini sempre raccontato da San Matteo al Capitolo 5), alla Chiesa dei piccoli (Mt.18).

Ripensiamo allora a questi “piccoli” (mikroí), non come “bambini” ma come una categoria non già anagrafica bensì “esistenziale”, alla cui scoperta saprà condurci con efficacia l’ Itinerario proposto.

Un invito caloroso alla partecipazione agli Importanti appuntamenti di formazione (qui in calce riepilogati), per vivere nel “tempo di grazia” come riflessione e approfondimento.

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