“Aspettando Simone”.
Potrebbe essere questa l’espressione del sentimento dominante che ha animato la festa organizzata per i ragazzi di tutte le classi del Catechismo a Rivarolo Canavese, che quest’anno sono circa 280.
Sempre protagonisti gli allievi, ma in questa occasione hanno avuto un ruolo ancor più cogente del solito gli Animatori, impegnati a preparare tutto per l’ “oggi” ed anche per un “domani” assai prossimo e fecondo per tutta la Chiesa.
Sappiamo, infatti, che nel corso della Celebrazione di Santo Stefano – tradizionalmente presieduta dal Vescovo, oggi Amministratore Apostolico della Diocesi – Mons. Edoardo Aldo Cerrato ordinerà Diacono il giovane Simone Mezzano: un ragazzo che certamente sa di cosa si parla, quando si parla di Oratorio, Catechismo e realtà educativa giovanile.
Da tempo, infatti, aiuta con profitto il responsabile delle attività, il Vice Parroco Don Antonio Luca Parisi.
Ma di questo momento bello e vitale per la Chiesa avremo certamente occasione di parlare di nuovo molto presto.
La giornata di festa di sabato scorso ha visto una presenza considerevole – circa 100 ragazzi, oltre agli animatori – circostanza che merita di essere rilevata.
Sappiamo bene, infatti, come gli appuntamenti che cadono nel periodo natalizio vedano spesso i ragazzi presi da impegni familiari: la partecipazione di quest’anno, così lusinghiera, può senz’altro essere interpretata come sintomo di una “macchina” pastorale ed educativa che funziona, capace di suscitare attrazione e motivare all’impegno.
Impegno che – come di consueto in questa vera e propria fucina di idee – non ha lasciato nulla al caso anche dal punto di vista della elaborazione.
Qui si è vista la “classe” che caratterizza l’impegno degli Animatori, con un’inventiva ed una capacità di elaborazione davvero non comuni.
Nel corso del pomeriggio i giovani sono stati intrattenuti da giochi che ne hanno messo alla prova il discernimento (e Dio solo sa quanto ne avranno bisogno nella vita di adolescenti e poi di adulti).
Quando saranno sempre più numerosi i momenti delle “scelte”.
Ecco: le “prove” pensate per i partecipanti, hanno messo al centro proprio le scelte, tra varie opzioni, come si possono presentare nel corso della vita reale.
Dopo tutto questo impegno, ci voleva proprio una merenda, preparata senza lesinare dai Catechisti.
Non meno importante, ovviamente, la Santa Messa che ha preceduto una sobria cena degli auguri.
Appuntamento, dunque, a Santo Stefano, quando è facile immaginare che i giovani non lasceranno Simone senza…compagnia, in questo momento così importante del suo percorso vocazionale.
E per oggi, prima di lasciarci, tanti auguri a tutti di Buon Natale.