Davvero una grande partecipazione di popolo, domenica scorsa, 28 luglio, a Rivarolo Canavese, in occasione della festa patronale di San Giacomo Apostolo.

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Merito sicuramente di un’attività quotidiana, non soltanto “occasionale”, anche se la circostanza è indubbiamente importante, della Parrocchia, che vive la dimensione comunitaria nella rispettosa distinzione dei ruoli, ma non certo come una separazione.

Ne è stata un’ulteriore dimostrazione la notevole partecipazione di Sindaci del territorio, oltre a quella del Primo Cittadino della stessa Rivarolo, Martino Zucco Chinà (con lui tutta la nuova Amministrazione comunale): le fasce tricolori sono state davvero tante, come si vede bene anche dal nostro filmato che possiamo offrire ai Lettori, con ampi stralci della mattina, grazie al lavoro del nostro Collaboratore Giancarlo Guidetti.

Lo ha ricordato lo stesso Parroco di San Giacomo, Don Raffaele Roffino, nel breve indirizzo introduttivo di saluto: è bene sottolineare come San Giacomo non sia soltanto il patrono della parrocchia, ma della città nel suo insieme e che questo giorno ricordi come tutti, nei rispettivi ruoli, si debba cercare la massima unità di intenti affinchè gli sforzi di ciascuno convergano per la realizzazione del bene comune.

Il saluto di Don Raffaele è andato inoltre ai rappresentanti delle Associazioni (i tanti “mondi vitali” che compongono la società) e delle Forze dell’Ordine, presenti con il comandante della Polizia Locale, Sergio Cavallo e della Compagnia di Ivrea dei Carabinieri, Capitano Manuel Grasso.

Il loro aiuto è prezioso non soltanto per la tutela della legalità e dell’ordine pubblico, per la repressione del crimine, ma anche per il ruolo che possono assicurare nell’informare le categorie più deboli di tante insidie che si presentano: gli anziani spesso vittime di truffe, i giovani ancora troppo spesso nel mirino di persone senza scrupoli che spacciano sostanze stupefacenti.

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Nel corso della Celebrazione eucaristica, l’omelia del Celebrante ha posto, naturalmente, al centro la figura dell’Apostolo San Giacomo, ma non soltanto in senso commemorativo; ne ha, anzi, sottolineato l’attualità.

Che è tale non per un profilo soltanto.

Anzitutto, ci ricorda (è detto, appunto, “il Maggiore”) il ruolo ed il valore del contributo che l’anziano può dare in una società, allora come oggi.

Poi, se ne consideriamo la “personalità”, così come ci è tramandata dalla Parola di Dio, dobbiamo rilevarne la forza, quasi l’impeto, particolare anch’esso meritevole di attenzione, tanto più quando l’esperienza del Cristiano oggi è così purtroppo spesso assonante con quella della Chiesa di Laodicea.

E, a proposito di Chiesa e seguendo l’esempio e l’idea che alla sua edificazione si concorra ciascuno con i propri talenti, uniti dalla adesione al Magistero nella successione apostolica, si è opportunamente sottolineato come proprio ad essa si utile e costruttivo fare riferimento, nella sua unità, anche se ciascuno di noi può nutrire una propria (spesso legittima) “preferenza” per l’insegnamento di questo o quell’altro Pontefice.

Ciò che conta è restare sempre nel solco che la Chiesa traccia: al di fuori, come sappiamo, non c’è salvezza.

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Molto partecipata, oltre la Celebrazione Eucaristica, anche la processione, nel corso della quale la statua di San Giacomo è stata condotta per le vie della città.

La processione è un atto di amore, amore benedicente, offerto a tutta la comunità degli uomini e delle donne che vivono la realtà sociale di ogni tempo.

Tutt’altro che un “flah mob”, tutt’altro che una “occupazione” di spazi: è l’offerta di un amore disinteressato e benedicente affinchè si renda visibile l’idea di una possibilità, di una convivenza, di un’organizzazione sociale, dove siano sempre tutelati i caratteri di umanità della vita, dove sia possibile realizzare la promozione integrale della persona umana.

Al termine, la benedizione, poi l’assai gradito rinfresco offerto dai Priori in carica Ugo Baima e Michelino Carbone.

La Compagnia di San Giacomo, che cura egregiamente l’organizzazione religiosa della festa, ha poi annunciato anche i nomi dei nuovi Priori per il 2025: Moreno Pomaro e Remo Obert.

Infine, un doveroso ringraziamento per l’accompagnamento musicale offerto da Arnaldo Conta Canova all’organo, Elena Geranio Soprano, dalla Cantoria parrocchiale per i canti, mentre la Filarmonica Rivarolese ha accompagnato la processione.

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