Dopo un anno di formazione e di preparazione si stanno svolgendo a Rivarolo dal 13 giugno le attività del Centro Estivo organizzate presso l’Oratorio di San Michele da Elsa Feira con il parroco don Raffaele Roffino e il viceparroco Don Gian Paolo Bretti.

Collaborano alle attività le suore dell’Immacolata Concezione e alcune catechiste tra cui Robertilla Vivian e nelle ultime settimane con Davide Mazza.

Anche quest’anno l’accoglienza è stata rivolta agli adolescenti e ai preadolescenti e, in particolare, ai cresimandi e ai cresimati per poter dare una continuità al loro cammino di fede.

Circa 120 ragazzi partecipano ogni giorno alle attività formative e animatoriali nel ruolo chi di animati, chi di animatori e di aiuto animatori.

La finalità di fondo dell’Oratorio estivo, in continuazione con la pastorale giovanile intrapresa precedentemente, è quella di aiutarli i ragazzi a crescere e maturare nella fede attraverso la formazione per condurli all’incontro con Cristo e a una vita di comunione con Lui.

Questo il centro del progetto portato avanti nell’inverno nella formazione rivolta settimanalmente agli animatori e aiutoanimatori e ai ragazzi del post Cresima 2008 e 2009 e che ora rappresenta l’obiettivo principale dell’Estate Ragazzi, a cui partecipano anche numerosi bambini del catechismo e cresimandi.

Una progettualità, pertanto, che si concretizza in un itinerario formativo, che fa da sfondo alle attività proposte e si attua, innanzitutto, nel momento della riflessione a partire da un brano del Vangelo e la preghiera vissute insieme ogni giorno prima con gli animatori poi tutti insieme comunità educante, animatori e animati con al centro Cristo.

Ogni giorno viene proposto un tema, che deve aiutare i ragazzi piccoli e grandi a crescere interiormente: tanti piccoli tasselli posti quotidianamente per contribuire a costruire la loro identità di cristiani all’interno di un itinerario di maturazione.

Siamo partiti riflettendo sul ruolo che come animatori andavano rivestendo con la consegna al termine della S. Messa della maglietta: un ruolo che deve interrogarli, farli riflettere sulle grandi scelte che in questi anni compiranno per diventare persone mature, scoprendo la loro vocazione, la loro missione nel progetto di Dio.

E in tal modo sono stati sviluppati i temi della fede, i talenti, la fiducia in se stessi e in Dio, il rispetto e l’amore verso Dio e il prossimo, la Provvidenza, con la presentazione della figura di un grande Santo Don Bosco, che presenta tutti i tratti di una grande chiamata e vocazione.

Una delle gite, culturale, è avvenuta in tal modo ai musei reali dei Savoia a Torino e a Valdocco dove, dopo la partecipazione alla Messa nella Basilica di Maria Ausiliatrice i ragazzi hanno potuto scoprire i luoghi di Don Bosco e conoscerne la storia.

Un esempio concreto attraverso il quale poter cogliere la chiamata, la vocazione e la missione, l’azione di Dio nella storia dell’uomo e nella realizzazione del suo progetto esistenziale.

Verranno in questa settimana analizzate le emozioni, secondo la progettualità quest’anno proposta dalla FOM degli Oratori della Lombardia per aiutare i ragazzi e i bambini a discernere tra pensieri positivi che vengono da Dio e quelli negativi che vengono dal male secondo l’insegnamento di Sant’Ignazio di Loyola e la sua spiritualità basata sulle “mozioni spirituali”.

L’analisi quotidiana, quindi, di una emozione per aiutarli a riflettere come Gesù stesso, il Figlio di Dio, ci aiuti nei racconti del Vangelo a dare un nome alle nostre emozioni (la paura, la rabbia e la tristezza…) per imparare a governarle con la ragione, ma soprattutto a dirigerle con la fede per essere interiormente liberi.

Leggendo i Vangeli sono presenti alcune annotazioni sulle emozioni dei personaggi, che fanno emergere ai giovani come il Figlio di Dio nel suo progetto salvifico agisca per salvare quotidianamente la persona dal male e condurla alla pienezza del suo essere in Dio, quindi, in un disegno di bene che è unico per ognuno. Lo stupore, invece, di Maria all’annuncio dell’Angelo, li aiuterà a conservare quell’attesa che la fede ci dona di fronte ad un agire salvifico che continuamente ridefinisce la nostra esistenza per condurla alla sua pienezza in Cristo.

Con lo stesso stupore apriremo i loro occhi sul Creato che con le sue leggi, il suo ordine e il dono della vita esprime l’esistenza di Dio, offrendo motivi di credibilità nella complementarietà tra fede e scienza.

Gli animatori hanno espresso al meglio le loro competenze inventando una storia narrata ogni giorno che ci ha accompagnati intitolata “Alla ricerca dell’immortalità”, che evidenzia la nostra sete di Assoluto, collegando ogni episodio ai giochi inventati quel giorno.

Una palestra di vita, dunque, quella dell’oratorio che li interpella ad esprimersi tutto l’anno nei loro talenti e potenzialità per accompagnare i minori, per animare – dunque, etimologicamente, “dare vita” – , creando spazi ludici nei quali si trasmettono principi educativi e valori di vita cristiani e, innanzitutto, la testimonianza della loro sequela di Cristo.

L’oratorio è lo spazio in cui il Signore unisce i giovani alla ricerca di una esigenza di gruppo, che risponde al loro bisogno di amore e di aggregazione, quali figli di Dio che nella Santissima Trinità è Comunione d’Amore, uno spazio nel quale possono maturare ed esprimersi e maturare la loro identità in Cristo, che da risposta alle loro domande esistenziali e al loro anelito profondo di Dio nell’Eucaristia.

Questo Sacramento sarà, dunque, l’argomento sviluppato nell’ultima settimana del Centro Estivo, che coronerà il nostro cammino, per giungere con “consapevolezza e amore” alla vetta più alta, quella dell’incontro di comunione con il Signore nostro Gesù Cristo.

e.f.