Novità in vista per la raccolta differenziata nei Comuni in cui opera TeknoService, l’azienda che ha da poco rivinto l’appalto (dal valore di 85 milioni di euro per i prossimi 6 anni) per il servizio di ritiro e smaltimento dei solidi urbani nel territorio dell’Alto Canavese.
Il gestore è lo stesso del recente passato, ma il nuovo capitolato predisposto dal CCA (il Consorzio Canavesano Ambiente, ovvero l’organo politico che ha messo a gara il servizio) impone all’aggiudicatario vincoli più stringenti soprattutto in tema di miglioramento della percentuale di materiale che è possibile avviare al riciclo: oggi il dato in Canavese si aggira intorno al 52% (il risultato peggiore dell’intera provincia di Torino), mentre l’obiettivo minimo è portarlo quanto prima almeno al 65%.
Insomma, l’indifferenziato irrecuperabile e da smaltire nelle tradizionali discariche non dovrà superare un terzo dei rifiuti totali raccolti: anzitutto per contribuire alla salvaguardia ambientale del territorio e del pianeta (traguardo che dovrebbe essere già di per sé motivante), ma anche – più prosaicamente – per non pagare le salate sanzioni previste a riguardo dalla normativa.
Sanzioni elevate ai Comuni, ma poi pagate direttamente dai cittadini-utenti con un aumento delle già non leggere bollette Tari.
Per parte sua, TeknoService ha annunciato una serie di investimenti per l’acquisto di un’ottantina di nuovi mezzi a disposizione del personale, sistemi di raccolta più efficienti, miglioramento dei sistemi di pesatura per arrivare a conteggi più precisi del materiale raccolto nei singoli Comuni, realizzazione di mini-ecocentri almeno nei Comuni più grandi e di ecocasette nelle aree turistiche, raccolta degli ingombranti con la posa temporanea di scarrabili in cui depositarli, utilizzo delle nuove tecnologie con l’installazione di sistemi GPS su ogni mezzo per controllare i passaggi della raccolta e il varo di un’apposita App per smatphone a disposizione degli utenti per segnalare in tempo reale eventuali disservizi.
Per vincere la sfida, però, sarà necessaria la piena collaborazione di tutti gli utenti, chiamati a un cambio di mentalità, che li trasformi da produttori di rifiuti a selezionatori di “materiali di scarto recuperabili”.
A tale scopo, TeknoService intende promuovere delle campagne di sensibilizzazione, a partire dalla distribuzione a tappeto di un “Riciclabolario”, ovvero un piccolo prontuario che aiuti a differenziare correttamente i tanti rifiuti che quotidianamente produciamo e che, se non correttamente suddivisi alla fonte, rischiano di rendere inefficace il riciclaggio di materie preziose, con ulteriore consumo di risorse e spreco di energia.
Le regole di base non sono poi così complesse e dovrebbero ormai essere state acquisite da tutti.
La differenziata si fa per grandi categorie: il materiale organico (quello di risulta dal consumo alimentare), carta e cartone (da evitare assolutamente di smaltirci gli scontrini in carta termica), vetro (ma non gli specchi, le lampadine o gli oggetti in pyrex), metalli e plastica (ma in quest’ultima categoria rientrano di fatto solo gli imballaggi: non dunque oggetti in PVC o giocattoli, che se piccoli vanno nell’indifferenziato e se grandi vanno conferiti agli ecocentri, come pure i RRAE, ovvero gli apparecchi elettrici o i telefonini fuori uso).
Quanto all’indifferenziato, non vi dovranno più essere smaltiti pannolini e pannoloni (le famiglie con bambini piccoli o anziani che faranno richiesta riceveranno uno speciale contenitore) né gli sfalci da giardino (anche in questo caso saranno consegnati a chi ne farà richiesta appositi bidoni, raccolti con un servizio specifico che sarà d’ora in poi gratuito e non più a pagamento come accadeva sinora).
Tutte queste informazioni sono state fornite nel corso di una serie di incontri informativi svoltisi nei giorni scorsi a Rivarolo (e che saranno replicati nel prossimo futuro a Cuorgnè e in altri centri): la partecipazione – complice anche una pubblicizzazione avvenuta via social e in modo non troppo capillare – non è stata delle migliori, ma TeknoService conta di recuperare grazie soprattutto al passaparola a partire dall’ultima decade di luglio, quando sarà allestito nella sala polivalente di via Montenero un infopoint dal quale dovranno/dovrebbero passare tutti i cittadini rivarolesi.
Avverrà infatti in quella sede la distribuzione ai titolari di ciascuna utenza Tari dei nuovi bidoni colorati per la differenziata (leggermente più piccoli di quelli attuali: una scelta che le statistiche dimostrano invogli i cittadini a riciclare meglio) e del sottolavello marrone con una dotazione di 102 sacchetti per la frazione organica (il numero corrisponde ai passaggi di ritiro annuali, due a settimana, ma finita la scorta si potranno usare anche normali buste di plastica purché biodegradabile).
Attenzione però: come si può capire meglio dal box qui a lato, il ritiro dei bidoni interessa principalmente chi abita in case singole o condomini con meno di 5 unità abitative.
Locandine e depliant contenenti le informazioni sulla distribuzione dei nuovi kit sono disponibili in formato digitale e sono consultabili sul sito web di Teknoservice.
Tutte le novità e le informazioni utili agli utenti sono anche consultabili sulla pagina facebook @ccafaladifferenzateknoservice e sul profilo Instagram @teknoserviceitalia.
m.v
Redazione Web