Un concerto allietato dalla meravigliosa melodia di due Stradivari ha avuto luogo sabato scorso nella prestigiosa cornice della chiesa di San Francesco di Rivarolo.

In occasione del 50° anniversario del coro polifonico “Città di Rivarolo”, un folto pubblico ha potuto ascoltare un ricco programma di musica classica eseguito dal gruppo d’archi dell’Accademia Concertante di Milano diretto dal maestro Mauro Ivano Benaglia. Sono stati eseguiti brani di Vivaldi, Sammartini, Bach e Boccherini.

I maestri Lorenzo Meraviglia e Gianmarco Andreoli hanno dato un tocco eccelso al concerto grazie al suono di due preziosi violini Stradivari originali, realizzati entrambi da Antonio Stradivari, il primo nel 1667 e il secondo, nel 1730, insieme al figlio Omobono, esperto restauratore e liutaio.

Quest’ultimo violino fa parte della ristretta cerchia di quelli definiti “dalla grande voce”, costruiti nella bottega negli artisti cremonesi con legni di acero e di abete della val di Fiemme, a partire dal 1730 per pochi anni.

Al mondo esistono pochissimi esemplari di violini Stradivari (circa 50) e averne due contemporaneamente é un avvenimento prezioso per Rivarolo.

Questi violini sono particolarmente ricercati da collezionisti e concertisti per le grandi qualità foniche e timbriche.

Sappiamo infatti che i primi cinque strumenti più costosi al mondo sono tutti Stradivari, e anche il valore di questi due è assolutamente inestimabile.

I festeggiamenti per il 50º anniversario del Coro polifonico “Città di Rivarolo” proseguiranno sabato 24 settembre, alle 21, nella parrocchiale di San Michele con il concerto “Et in Terra Pax”, che prevede l’esecuzione del Gloria in D Major (RV 589) di Antonio Vivaldi: ad affiancare la formazione rivarolese vi saranno il soprano Francesca Lanza, il mezzosprano Sabrina Pecchenino e il Coro Haendel di Trofarello, accompagnati dall’Orchestra Felice De Giardini; il tutto sotto la sapiente direzione di Maria Grazia Laino.

 

Claudia Leone