La soluzione al problema del traffico a Rivarolo? Un “peduncolo”! Il nome non è bello e neppure troppo di buon auspicio (si pensi a quanto parlare si è fatto anni fa di quello di Ivrea, poi finito nel dimenticatoio), ma se realizzato, il progetto potrebbe risultare di qualche utilità – seppur limitata, temporanea e certo non risolutiva – per fronteggiare l’elevato transito veicolare che assedia nelle ore di punta il centro della città.
In concreto si tratterebbe di orientare il traffico, leggero e pesante, in arrivo da Torino sulla circonvallazione est lungo un tragitto che eviti il cuore di Rivarolo. Lo scopo potrebbe essere raggiunto utilizzando la strada di cantiere attualmente sterrata utilizzata dalla cave di ghiaia sull’Orco e che si trova poco a valle di piazza Massoglia. Opportunamente asfaltata, la strada potrebbe proseguire lungo la sponda destra del torrente sino all’altezza del Centro Polisportivo, per poi immettersi sulla strada verso Vesignano laddove c’è una rotatoria in fase di ultimazione e di qui riportarsi (attraverso una seconda rotatoria ancora da realizzarsi) su corso Indipendenza alla volta di Salassa e Cuorgnè.
Al momento non ci sono ancora certezze né sulla fattibilità del progetto, né sui suoi costi e sulla tempistica: si tratta però della principale opzione su cui sta lavorando la Giunta Rostagno, come è emerso dall’incontro svoltosi un paio di settimane fa in Municipio: da un lato del tavolo sedevano il primo cittadino, l’assessore all’urbanistica Francesco Diemoz e l’estensore del Piano Regolatore Giancarlo Paglia; dall’altro c’erano alcuni esponenti del Comitato Mobilità e Sviluppo Alto Canavese (Flavio Vacca, Livio Leone, Graziano Colacicco e Aldo Raimondo), nato qualche mese fa a seguito della cancellazione dalla bozza del nuovo Prg del secondo tronco della circonvallazione. Dopo gli scontri dei mesi scorsi, l’incontro si è svolto con toni distesi: l’amministrazione ha ribadito la bontà della sua scelta, vista l’infattibilità della circonvallazione; il Comitato ne ha ribadito l’urgenza e l’utilità, pur apprezzando lo sforzo fatto per tentare di risolvere il problema.