Si terrà domenica 17 novembre alle ore 17 presso la chiesa parrocchiale di Romano Canavese il quarto concerto della Rassegna organistica inaugurale promossa a seguito del restauro del grande organo costruito da Camillo Guglielmo Bianchi nel 1862, tornato al suo antico splendore dopo un lungo intervento di recupero da parte della ditta organara di Alessandro Rigola.
Ingresso Libero.
L’evento del 17, organizzato dall’Associazione Organistica Del Canavese – ETS (AODC) con il patrocinio del Comune di Romano Canavese e in collaborazione con la Parrocchia dei Santi Pietro e Solutore e il Comitato di restauro, vedrà esibirsi il giovane organista eporediese Silvio Rossini, presidente dell’AODC.
Il ricco programma musicale prevederà l’esecuzione di brani accuratamente scelti e pensati per valorizzare al meglio le caratteristiche e le numerose possibilità timbriche del prestigioso strumento a doppia tastiera e dalle quasi 2400 canne, attraverso un viaggio musicale dal Barocco al tardo Ottocento, toccando la letteratura francese, italiana e ungherese.
Il concerto si aprirà infatti con i fasti del Barocco francese, con il brano “La Royal – Pièce d’Orgue en rondeau” di Charles Piroye (1668-1724), per poi proseguire con la grandiosa Sinfonia in Re minore e il giocoso Versetto in Fa maggiore di Padre Davide da Bergamo (1791-1863), tra i più iconici organisti e autori della prima metà dell’Ottocento italiano.
A seguire una parentesi nel pre-romanticismo francese, con il suggestivo “Offertoire pour le jour de Pâques” di Alexandre P.F. Böely (1785-1858) e la coinvolgente “Fantasia sul Don Pasquale” di Louis J.A. Lefébure-Wély (1817-1869), quest’ultima tratta da celebri temi di Gaetano Donizetti e dunque a imitazione dello stile melodrammatico italiano tanto in voga all’epoca anche in Francia.
In conclusione, il sentimentale Adagio per l’Elevazione in La bemolle maggiore di Vincenzo A. Petrali (1830-1889), genio organista del secondo Ottocento italiano, per finire con la celebre e monumentale Rapsodia ungherese n. 2 di Franz Liszt (1811-1886), trascritta e adattata per organo dallo stesso Silvio Rossini.
Silvio Rossini, eporediese classe 1998, dopo aver conseguito brillantemente gli studi superiori ed essere stato insignito nel 2018 del titolo di Alfiere del Lavoro della Repubblica Italiana da parte del Presidente Mattarella, ha conseguito nel 2023 la laurea magistrale in ingegneria meccanica presso il Politecnico di Torino.
Parallelamente, inizia gli studi musicali all’età di 8 anni nell’Accademia Musicale “Associazione Notabene” di Ivrea, sostenendo esami in qualità di privatista al conservatorio G. Verdi di Torino e partecipando con successo, sin da giovanissimo, a master-class e diversi concorsi pianistici nazionali e internazionali (classificandosi sempre sul podio).
La sua grande passione per l’organo lo porta presto ad avvicinarsi al repertorio organistico e ad essere coinvolto in numerose attività concertistiche, nel Canavese e non solo.
È inoltre regolarmente coinvolto nei cicli liturgici e musicali della chiesa di San Lorenzo in Ivrea ed è organista della corale nel Santuario diocesano della Regina del Monte Stella.
Nel 2018 si è guadagnato la semifinale con menzione al Concorso Internazionale di composizione pianistica “M. Ravel” e nello stesso anno ha composto una Gran Marcia Sinfonica eseguita dalla Banda Sinfonica “Città di Ivrea” al Teatro Giacosa come apertura del concerto in occasione dell’Anniversario Rossiniano.
Ha inoltre vinto nel 2021 il concorso di omposizione bandistica per l’Inno dell’Unione della Serra Morenica con la marcia “Serrabanda”, premiata all’unanimità dai maestri Arturo Sacchetti, Fulvio Creux e Andrea Morello.
È inoltre Socio di AIGU (Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO – ETS), in qualità di membro del Consiglio Direttivo con la carica di Tesoriere Nazionale, ed è tra i fondatori dell’Associazione Organistica Del Canavese – ETS (AODC), di cui è Presidente.
AODC, ovvero “Associazione Organistica Del Canavese”, è una realtà culturale no profit (Ente del Terzo Settore) nata nel 2019 e formalizzatasi nel 2022 dall’idea di un gruppo di giovani organisti e appassionati eporediesi con l’intento di valorizzare l’arte e la cultura organaria del territorio canavesano – con uno sguardo attento anche al territorio limitrofo e non solo – sensibilizzando e creando rete per mezzo di iniziative, eventi, concerti e progetti di vario genere, a partire dal coinvolgimento delle nuove generazioni e all’insegna dell’inclusività.
Tra i numerosi progetti, oltre all’attività concertistica, l’Associazione si propone di far scoprire e riscoprire l’affascinante mondo dell’organo attraverso la divulgazione di contenuti multimediali sulle piattaforme di ultima generazione, la ricerca storica e la catalogazione dei beni musicali e degli strumenti, i laboratori e le visite guidate con le scuole, la promozione della musica organistica dal punto di vista didattico e liturgico e molto altro ancora.
Redazione Web
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