Rondissonese (a.s.) – La Torre campanaria, visibile anche dall’autostrada Torino-Milano, nella serata e nella notte di giovedì 10 febbraio è rimasta al buio.
Il monumento-simbolo del paese si è “spento” perchè il sindaco Antonio Magnone e l’Amministrazione comunale rondissonese hanno deciso di aderire alla protesta contro il caro bollette, promossa dall’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, con “Luci spente per protesta”.
Anche i piccoli Comuni, infatti, hanno accolto l’invito a sospendere per mezz’ora, in segno di protesta, l’illuminazione di palazzi, luoghi simbolo e monumenti cittadini, per far sentire la voce dei Sindaci contro il caro bollette.
Così la torre, con il suo grande orologio, è rimasta al buio.