La Pro Loco si rinnova e si presenta ai rondissonesi con un nuovo presidente, Daniele Vaj, affiancato da un altrettanto nuovo direttivo.
E vince la scommessa di una patronale bella e spumeggiante.
La festa in onore di San Luigi non è stata solo il primo banco di prova, ma anche il palcoscenico ideale per presentare obiettivi e progetti.
Così, prima di tutto, la Pro Loco “Rondissone in festa” ha presentato il suo nuovo logo, che racchiude tradizione e innovazione.
Si compone di lettere colorate, dove ogni colore rappresenta un principio espresso dall’associazione: il marrone è la terra da cui trae energia e forza Rondissone, paese dalle origini fortemente agricole, ma è anche il colore del suo dolce tipico, il “Canestrello al cioccolato”, inserito nel “paniere” della provincia di Torino (e ogni seconda domenica di ottobre, in paese, si tiene la Sagra del Canestrello); tre sfumature di verde rappresentano le innumerevoli coltivazioni del territorio, ma soprattutto ricordano il “Cavolo di Rondissone”, coltivazione tipica e simbolo del paese, che dà anche il nome alla maschera carnevalesca, la Cavulera; l’azzurro dell’acqua che per il paese si identifica nella Dora Baltea, fiume impetuoso che arriva dai ghiacciai della Valle d’Aosta; il giallo del sole, fonte di energia e vita, meglio se vita all’aria aperta; il rosso scuro dei mattoni, a indicare un luogo sicuro in cui rifugiarsi, creare una famiglia, ritirare il raccolto e magari pregare; il blu della notte, momento di riposo dopo la faticosa giornata di lavoro nei campi; infine l’arancio, simbolo di energia, vitalità, forza e amicizia, elementi fondamentali della Pro Loco.
Il logo ha ricevuto la benedizione del parroco, don Gino Casardi, il saluto del sindaco Antonio Magnone e quello del consigliere regionale Gianluca Gavazza.
Redazione Web