La piccola frazione di Rosone nel Comune di Locana si è vestita a festa dal 15 al 23 marzo per celebrare San Giuseppe, un evento che unisce tradizione, fede e comunità.

I festeggiamenti in onore al Santo sono iniziati sabato 15 marzo con la tradizionale e apprezzata cena del bollito, seguita dall’ottima musica del duo “Morris e Antonello”.

Apice dei festeggiamenti, il 19 marzo con la celebrazione della santa messa solenne da parte del  vescovo della Diocesi di Ivrea, S. E.  Mons. Daniele Salera, alla sua prima visita in Valle Orco, il quale ha colto l’occasione per condividere un messaggio profondo durante l’omelia.

La cerimonia è iniziata con il saluto al vescovo sul sagrato della chiesa da parte dei giovani della parrocchia.

 

Il vescovo Daniele ha invitato tutti a fidarsi dei segni che il Signore ci mette sulla strada, un invito a riflettere su come la fede possa guidarci nelle difficoltà quotidiane.

Queste parte delle parole del vescovo Daniele all’omelia:

“Giuseppe si è trovato, nella sua vita, a dover prendere una decisione cruciale, ma egli, che era un uomo giuso, leale, corretto, dal cuore buono è riuscito a captare e a seguire i segnali del Signore piuttosto che la logica dell’uomo.

Anche la nostra vita ci porta spesso a prendere decisioni importanti, ad affrontare imprevisti: avevamo un progetto, avevamo delle idee per noi, pensavamo che la nostra felicità corrispondesse ad una certa strada, poi le cose si sono modificate e noi spesso prendiamo decisioni seguendo la logica, seguendo anche il sano “amor proprio”.

Spesso quando capitano degli imprevisti, noi perdiamo anche il lume della ragione, ci arrabbiamo, alcuni di noi cambiano il carattere e la loro storia si capovolge.

Ma non c’è nulla che non possa essere ricapitolato secondo un piano di salvezza, anche le cose più sconvolgenti che possono capitare alla nostra esistenza.

Anche il dolore più forte, anche le situazioni più drammatiche, anche le situazioni che ci fanno più paura, se le affidiamo al Signore e chiediamo a Lui di farci capire come viverle, possono trasformarsi in un progetto di Salvezza.
In questo giorno santo il nostro patrono San Giuseppe ci insegna a prestare una grande attenzione ai segni che Dio mette nella nostra storia: per Giuseppe è stato un angelo che gli ha detto di fidarsi e custodire Maria perché da lei sarà generato il Salvatore.

Anche ad ognuno di noi il Signore parla attraverso dei segni e, se ci risulta difficile interpretare questi segni, facciamoci aiutare, attraverso i sacerdoti o attraverso quegli uomini e quelle donne che sono la testimonianza della presenza di Dio in mezzo a noi.

Nessuno di noi, anche il peccatore più incallito rimarrà fuori dal piano di salvezza di Dio.

Basterà, come Giuseppe, fidarsi di quei segni che il Signore ci manderà e avere più fiducia in Lui che nella nostra rabbia, nei nostri ancori, nella nostra tristezza.

Fidiamoci di Dio e che questa celebrazione rafforzi la nostra fede e ci ricordi che il Signore vuole che la nostra vita sia una vita bella, non lascerà nessuno fuori da questo destino, distante da questa promessa”.

La messa è stata animata dalla cantoria parrocchiale, mentre si sono uniti per rendere la celebrazione ancora più speciale il parroco delle comunità parrocchiali alta Valle Orco Don Dario, il parroco di Locana don Sergio, il parroco di Pont don Aldo, il parroco di Mazzè, Tonengo ViIlareggia don Alberto, i diaconi Elio e Maurizio, il vice cancelliere Paolo.

Al termine della funzione la Filarmonica Sparonese ha allietato con note solenni la fiaccolata lungo le vie del paese, guidata dai chierichetti.

Il vescovo Daniele, dopo la fiaccolata, ha ancora voluto intorno a sé i tutti papà presenti nella chiesa per una preghiera comune e invitarli a seguire l’esempio di San Giuseppe.

Alla cerimonia erano presenti anche i rappresentanti del Comune di Locana, nelle persone dell’assessore Mauro Noascone e del consigliere Vincenzo Blanchetti.

«Quello che abbiamo vissuto questa sera è, senza dubbio, un momento unico e sentito per la nostra comunità – le parole che Noascone ha rivolto al vescovo – che è stato reso possibile grazie alla piena collaborazione di tutte le parti coinvolte.».

Un conviviale rinfresco nel salone don Salvetti offerto dal comitato san Giuseppe ha concluso la serata.

I festeggiamenti in onore del santo patrono sono proseguiti sabato 22 marzo con una prima parte della serata dedicata ai papà e con uno spettacolo di coreografie, balli, musica, barzellette preparate con impegno dai ragazzi dell’oratorio di Rosone per festeggiare l’amore, il supporto e i sorrisi che i genitori regalano ogni giorno ai loro figli.

E una seconda parte di serata con la compagnia Snoopy che ha messo in scena una commedia teatrale divertente che ha fatto ridere e riflettere grandi e piccoli, dal titolo “El pe en due scarpe”.

Domenica 23 marzo ultimo giorno di festeggiamenti: in mattinata la messa solenne celebrata dal parroco don Dario, animata dalla cantoria parrocchiale, seguita dalla processione lungo le vie del paese accompagnata dalla Filarmonica Sparonese, alla presenza del sindaco Mauro Peruzzo, dell’Amministrazione comunale e delle Forze dell’Ordine.

A seguire l’ottimo pranzo a cura del catering Laboroi nel salone adiacente la chiesa che ha rifocillato i numerosi presenti.

Nel pomeriggio i giochi per i bambini e l’intrattenimento per gli adulti hanno concluso con gioia la festa organizzata dal solerte comitato in onore a San Giuseppe.

Appuntamento rinnovato al prossimo anno!

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