Una comunità attiva che diventa cura: progetto ambizioso che si è concretizzato in Valchiusella, discusso nel corso del convegno “Dementia Friendly Community (Dfc): un modello di comunità inclusiva e di prossimità”.

A settembre gli otto Comuni valchiusellesi, su proposta delle Società Operaie di Mutuo Soccorso (Soms) di Brosso e Drusacco e in collaborazione con il Laboratorio universitario La Val del corso di laurea in Infermieristica, hanno ottenuto il riconoscimento ufficiale da Alzheimer Italia di Dfc rurale: seconda realtà del genere in Italia, in cui agiscono in sinergia municipalità, terzo settore, associazioni, Asl To4, consorzio InReTe e Curia di Ivrea.

Al tavolo istituzionale di regia parteciperanno gli otto sindaci e i rappresentanti delle due Soms: nel frattempo al convegno sono state portate testimonianze di buone pratiche e iniziative da altre Dfc del Piemonte (Dronero, Quartiere San Salvario di Torino, Torre Pellice), mirate a sensibilizzare i cittadini, a fare formazione, a co-progettare e supportare le famiglie contro lo stigma che purtroppo caratterizza la demenza.

Abbattimento dello stigma e inclusività, considerare il malato una risorsa, solidarietà, co-progettazione, coprogrammazione: obiettivi importanti, nell’ottica di benessere non inteso solo come salute, ma come “sentirsi bene”.

La seconda parte del convegno aveva per tema “Dfc e Pnrr: un’alleanza possibile?”, con interventi dei geriatri Piero Secreto e Andrea Fabbo, e del presidente Uncem Marco Bussone.

Ne è emerso che il laboratorio a cielo aperto che la Valchiusella rappresenta, vedrà la figura dell’infermiera di famiglia e comunità, prevista dal Pnrr, come figura chiave nell’ambito delle cure primarie, formata anche nello specifico dei problemi di deficit cognitivi dei malati e di rapporti con le famiglie: un collante pronto a intercettare segnalazioni da parte di commercianti, farmacisti o vigili del fuoco, a loro volta adeguatamente formati.

Una volta identificata una situazione critica, partirà la segnalazione dell’infermiere di comunità verso la Casa di Comunità, hub che sta sorgendo al Poliambulatorio di Ivrea” ha spiegato Massimo Savio, esperto dell’Asl To4 e segretario dell’associazione Alzheimer La Piazzetta. Con il sostegno del corso di laurea di Infermieristica, che in Valchiusella ha la sede del suo Laboratorio LaVal per infermieri di famiglia e comunità, il cerchio ideale si chiude.

Il traguardo è ancora lontano, ma i primi passi sono stati mossi.

Paola Ghigo

Redazione Web