Nata da una delle più importanti famiglie di Genova, a sedici anni venne data in sposa a Giuliano Adorno, appartenente a una importante famiglia ghibellina.

Vive un’esistenza frivola e mondana ma, dopo l’incontro con la sorella suora, decide di cambiare vita e condivide le sue esperienze mistiche e caritative con un gruppo di figli spirituali. Non si dedica però solo alla contemplazione ma anche all’azione, rivolgendo il suo impegno concreto soprattutto agli ammalati.

Opera nella Compagnia delle Dame della Misericordia e inizia a visitare il lebbrosario di San Lazzaro, svolgendo le mansioni più umili; fonda la prima “Compagnia del divino amore” nel 1497, che sarà il modello per analoghe istituzioni in altre città italiane nel quadro di quella che sarà chiamata Riforma cattolica.