I Carabinieri della Compagnia di Ivrea hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, due cittadini sinti: R.L. di anni 43, celibe, operaio, pregiudicato e R.R. di anni 39, celibe, disoccupato, pregiudicato, fuggiti a bordo di un’autovettura dopo aver sottratto ad una anziana donna, all’interno del suo appartamento, una cassaforte contenente gioielli e preziosi di famiglia.
E’ accaduto la scorsa mattina a Samone, quando i Carabinieri della Centrale Operativa della Compagnia di Ivrea sono stati allertati per un furto all’interno di una abitazione, dove era stata segnalata la presenza di alcuni soggetti che, qualificatisi come dipendenti dell’acquedotto comunale e appartenenti alla polizia locale, con il pretesto di dover verificare la presenza di metalli nelle condutture, hanno trafugato una piccola cassaforte contenente denaro e numerosi gioielli: I due si sono poi dati alla fuga alla guida di una autovettura di colore scuro.
Un equipaggio del Nucleo Radiomobile ha intercettato la vettura lungo la Provinciale 222, ed è così scattato l’inseguimento. In prossimità di Banchette i due hanno urtato un muretto sul ciglio della strada, abbandonando il mezzo e provando a dileguarsi a piedi. Sono stati inseguiti dai carabinieri e arrestati.
All’interno dell’auto è stata rinvenuta la cassaforte in precedenza sottratta con tutta la refurtiva per un valore complessivo superiore ai 50mila euro, nonché variegati attrezzi da scasso, pettorine e segni distintivi della polizia locale, parrucche, targhe, ricetrasmittenti e spray urticanti al peperoncino. I due sono stati condotti al carcere di Ivrea, in attesa dell’udienza di convalida fissata nei prossimi giorni.