Venerdì 18 novembre, all’Istituto salesiano di San Benigno, la modella di origine torinese Carlotta Bertotti ha incontrato le allieve dei secondi anni del Centro di Formazione Professionale, che a loro volta hanno partecipato attivamente con domande e scambi di opinioni.
Il tema, complesso e controverso, è stato quello dell’accettazione di sé e del proprio vissuto in un’età non sempre semplice da affrontare come quella adolescenziale.
Attraverso il racconto della propria esperienza di vita, Carlotta (che è affetta da melanocitosi oculo-dermica, un’alterazione di natura benigna della pigmentazione del viso e delle strutture oculari, più comunemente conosciuta come “nevo di Ota”) ha saputo trasmettere alle ragazze il senso di vivere pienamente ogni giorno senza nascondere le proprie fragilità e debolezze, senza farsi condizionare dal parere degli altri, con gioia e determinazione. Particolarmente interessante è stata la testimonianza sul mondo della moda e dei social, con tutte le loro contraddizioni e le zone d’ombra, dove spesso l’immagine conta molto più del contenuto.
È stato bello ascoltare Carlotta che, oltre a fare la modella, lavora in uno studio legale e insegue il suo sogno di diventare avvocato: come a dire che ciascuno ha la sua unicità e che è proprio essa a renderci speciali.
Redazione Web