La Città metropolitana di Torino ha disposto la chiusura dei procedimenti relativi all’autorizzazione per la realizzazione di un impianto di produzione di biometano dalla frazione organica del rifiuto solido urbano (Forsu) richiesta dalla Canavese Green Energy nel 2020 sul territorio del Comune di San Benigno Canavese”.

La frase burocraticamente sembra non dire tutto in maniera ultimativa, ma la sostanza è chiara e ampia.

Di fatto, Città metropolitana ha accolto il ricorso del Comune di San Benigno per bloccare l’autorizzazione per la realizzazione di un impianto di produzione di biometano dal trattamento dei rifiuti organici, impianto che nel 2020 una società privata (la Canavese Green Energy, appunto) aveva chiesto di realizzare nel territorio comunale.

Un progetto che aveva sollevato dubbi e resistenze in larga parte della popolazione, con la nascita di un apposito Comitato per combattere l’ipotesi.

Con quest’ultima presa di posizione di Città metropolitana (ente cui spetta concedere l’autorizzazione finale), la vicenda non è probabilmente del tutto conclusa (saranno inevitabili i ricorsi?), ma il Comitato che si oppone all’impianto ritiene il comunicato una sostanziale archiviazione del progetto, pur assicurando che continuerà comunque a prestare attenzione a eventuali ulteriori sviluppi.

Dal canto suo è felice anche l’Amministrazione comunale.

Posso dire che è stata una lunga ed impegnativa trafila, che ha visto alcuni di noi presenti fin dal 2019-2020 – sono le parole del sindaco Alberto Graffino –. Abbiamo affrontato la questione con un approccio mai ideologico, perché continuiamo a pensare che la gestione dei rifiuti sia un tratto segnante la nostra epoca, e lo dimostra la nostra attenzione quotidiana sul territorio; ci siamo invece basati su dati concreti e tecnici, agevolati da gruppo politico, Unione Net, Area omogenea, uffici e comitati spontanei. Il nostro diniego è stato sempre fermo e motivato dal fatto che l’iniziativa avrebbe certamente portato chiari svantaggi al nostro territorio, inteso in senso più ampio rispetto ai confini territoriali comunali. Noi abbiamo posto il diniego urbanistico di nostra competenza e Città metropolitana ha chiuso il procedimento”.

Sarà finita qui?

m.n

Redazione Web