Non è che una fiera possa determinare il valore o meno di una Amministrazione, ma può essere significativa per gli indirizzi turistico-commerciali che questa vuole intraprendere.
La fiera autunnale del 23 ottobre scorso ha rappresentato in tal senso un primo banco di prova con superamento dell’esame (anche grazie all’aiuto dell’Associazione Commercianti e molte altre realtà).
Anzitutto è stata una festa e non un mercato: assenti le bancarelle solite, si è puntato sugli stand di solo artigianato.
La refezione si è svolta praticamente in una sola piazza.
Poi si è puntato sulle attività dei tanti gruppi (tra i quali scegliamo le foto): i coscritti del 2005 (già in campo bruciando i tempi), gruppo di spadisti accanto agli arcieri fruttuariensi, Alpini ricchi di ospitalità persino verso un monaco buddista, Decima Arte tra teatro e animazione, giochi con Terre Selvagge e oratorio, piscina di paglia (sic) con asinelli e cavalli, agricoltori, carrozze d’epoca, musici (di vari complessi sparsi qua e là, fino alla sfilata della Marching Band), visite all’abbazia, Associazione Sorriso, borghi e scuole.
Marco Notario
Redazione Web