È stato davvero interessante e partecipato l’incontro con il giornalista e inviato di guerra Angelo Conti, oggi in pensione ma attivo come consigliere della “Fondazione Specchio dei Tempi-La Stampa”.
Organizzata al salone “Gioannini” nel pomeriggio del primo sabato di maggio da Unitre Caluso, Comune di San Giusto ed ex allievi salesiani sangiustesi, l’appuntamento si è rivelato davvero ricco di spunti, con molti agganci all’attualità in tema di fake news e un focus sulla guerra in Ucraina.
Conti si è soffermato sulle sue molteplici esperienze come inviato in numerosi teatri di guerra: dal conflitto nei Balcani alla guerra civile in Albania, col lento e difficoltoso approccio alla democrazia; e poi il Kosovo, dove i serbi avevano cacciato croati e albanesi, e il Kuwait.
E prima ancora la Somalia, dove si era trovato a condividere rischi e reportage con Ilaria Alpi, poi uccisa insieme al suo collega Miran Hrovatin.
Non causato da eventi bellici, ma ugualmente disastroso era stato lo scenario frutto dello Tsunami di fine 2004 nell’Oceano Indiano, una catastrofe naturale che aveva causato centinaia di migliaia di morti lungo un fronte di 6-7 mila chilometri.
Le corrispondenze realizzate per lavoro da tanti luoghi di indicibili sofferenze sono forse alla base della sensibilità con cui Conti, ora in pensione, continua a spendersi.
“La nostra Fondazione è attenta alle povertà ed alla solidarietà, con la rubrica Specchio dei Tempi, nata negli anni ‘70 come strumento della generosità dei lettori de La Stampa, che fornisce un sostegno concreto a chi è in difficoltà: negli anni sono stati distribuiti 166 milioni di euro fra anziani, malati, povertà, emergenza Covid. Operiamo principalmente in Italia, ma anche in varie parti del mondo”.
È il caso del recente terremoto in Turchia, che ha coinvolto l’1% del territorio del Paese e causato numerose vittime e moltissimi sfollati. “Stiamo lavorando ad Antiochia – ha sottolineato il giornalista – con tendopoli e una struttura in cui sfamiamo e diamo assistenza sanitaria a circa 7-/800 persone, con un budget di 540 mila euro sulla Turchia che speriamo sia sufficiente ancora per un anno”.
Stefano Toscana
Redazione Web