Suo padre era l’aristocratico spagnolo Juan de Porres, che all’inizio non volle riconoscerlo, perché la madre era un’ex schiava nera d’origine africana.
Divenne allievo di un barbiere-chirurgo, ma voleva entrare fra i Domenicani; come mulatto venne accolto solo come terziario e gli furono assegnati compiti umili.
Quando i Domenicani avvertirono la sua energia interiore lo tolsero dalla condizione subalterna, accogliendolo nell’Ordine come fratello cooperatore.
Durante l’epidemia di la peste, curò da solo i 60 confratelli.
Per tutti era l’uomo dei miracoli: fondò a Lima un collegio per istruire i bambini poveri.
Morì a Lima.