Il 7 luglio di ogni anno Ivrea celebra la festa del suo patrono San Savino, un patrono che non ha mai conosciuto la città, e che in essa è entrato ben seicento anni dopo la sua morte.
San Savino infatti fu vescovo di Spoleto tra la fine del III secolo e l’inizio del IV; subì il martirio nel corso dell’ultima e più terribile persecuzione contro i cristiani, quella di Diocleziano.
A Spoleto il corpo di San Savino rimase per qualche secolo nella basilica a lui dedicata, fino a quando nel 956 il figlio di Berengario II marchese di Ivrea, Corrado, che allora governava Spoleto prima di succedere al padre, lo portò nella nostra città. Corrado aveva infatti voluto dare a Ivrea un santo patrono che la liberasse dalla peste da cui in quel tempo era colpita. La peste, raccontano i cronisti dell’epoca, effettivamente cessò non appena le spoglie del martire giunsero ad Ivrea.