Giovedì 18 maggio le Tinerìe del castello de La Villa di San Sebastiano hanno ospitato un convegno organizzato da don Martino Ferraris, parroco di Castagneto Po e San Raffaele Cimena, e l’Unità pastorale 30 che aveva per tema “Il cambiamento climatico. Il futuro dipende da noi”.

Concorso di pubblico eccezionale: il relatore era Luca Mercalli, climatologo e presidente della Società meteorologica italiana; moderatore Mario Palenzona, agronomo, già presidente dell’Ipla (Istituto per le piante da legno e l’ambiente).

Don Ferraris ha preso spunto dall’Enciclica di papa Francesco, “Laudato si’”, per introdurre i lavori.

Palenzona ha chiesto a Mercalli di fare il punto sulla situazione meteorologica che travaglia, in questo periodo, il Paese.

E il climatologo ha esordito enumerando le alluvioni che, da alcuni anni a questa parte, si abbattono sulla Penisola: da quella del 1994 che interessò proprio i luoghi vicini a noi, a quella del 2000 che mise la Valle d’Aosta in ginocchio, alle più recenti, come la frana di Ischia, con tante vittime che, purtroppo, hanno pagato per un dissesto idrogeologico ormai atavico.

Il relatore ha presentato le varie cause che rendono il clima sempre più strano ed “esagerato”: l’uomo, con le attività agricole e l’antropizzazione estrema del territorio è il maggiore responsabile dei cambiamenti climatici. Agricoltura e allevamento intensivo, emissioni di fumi nell’atmosfera, deforestazione, costruzione degli argini e regimazione dei fiumi sono alcune delle cause che provocano gli eventi estremi a cui stiamo assistendo.

Anche l’alimentazione dell’uomo moderno ha le sue colpe: occorre ritornare al cibo a Km. 0, mangiare verdura e frutta di stagione, limitare l’abuso di carne, soprattutto quella rossa (perché produzione intensiva e trasporto delle merci sono concause del fenomeno).

E poi l’altro tasto dolente sono gli sprechi alimentari: sono immagini che portiamo con noi quelle dei trattori che schiacciano grandi quantità di frutta prodotta e invenduta; e ancora la verdura che alla fine dei mercati rionali viene lasciata sulle piazze, perché avanzata e non più commerciabile… con tante persone, soprattutto anziane, che vanno a rovistare e a cercare ciò che è ancora commestibile.

Il problema ambientale è un problema sociale che ci coinvolge, tutti.

Due sole persone al mondo – ha sostenuto Mercallisi prendono a cuore le problematiche ambientali: Papa Francesco, che già nel 2016 aveva promulgato l’enciclica ‘Laudato si’’, e il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres si dimostrano consapevoli dei limiti del Pianeta e del codice rosso a cui ci stiamo avvicinando. Viviamo l’era dell’antropocene e dipende da noi la nostra salvezza”.

A fine serata sono state offerte fragole e Malvasia ai partecipanti; mentre ci si avviava alle auto per rientrare, ci ha “benedetti” un acquazzone durato il tempo del trasferimento dal castello al parcheggio!

La natura, forse, si è ribellata a chi prende coscienza dei problemi e poi non si attiva ad applicare nuovi modi di vivere? Mah, chissà…

Franca Sarasso

 

Redazione Web