L’epoca in cui visse l’abate Egidio non è nota con precisione. Alcuni storici lo identificano con un Egidio, inviato a Roma da San Cesario di Arles all’inizio del VI secolo; altri lo collocano un secolo e mezzo più tardi; altri ancora datano la sua morte tra il 720 e il 740.
Tra i vari episodi della vita del santo si annovera anche quello illustrato da due vetrate e da una scultura nella cattedrale di Chartres (Francia), in cui è raffigurato Sant’Egidio mentre celebra la Messa e ottiene il perdono di un peccato che l’Imperatore Carlo Magno non aveva osato confessare ad alcun sacerdote.
La tomba del santo, venerata in un’abbazia della regione di Nîmes, risaliva probabilmente all’epoca merovingica, anche se l’iscrizione non era anteriore al X secolo, data in cui fu anche composta la Vita del santo abate. Numerose sono le testimonianze del suo culto in Belgio, Francia e Paesi Bassi.