di Nanni Moretti
paese: Italia 2018
genere: documentario
interpreti: Nanni Moretti, personaggi reali
durata: 1 ora e 20 minuti
giudizio: bello
Dopo alcuni anni di silenzio Nanni Moretti è tornato al cinema utilizzando il registro del documentario e delle testimonianze dirette.
Lungo la pellicola il regista interroga una serie di persone, si alternano primi piani e filmati d’epoca: siamo in Cile all’inizio degli anni ’70, quando Salvador Allende diventa il primo presidente socialista marxista eletto democraticamente. È l’inizio di un sogno che trasformerà la società civile grazie a una nuova riforma sanitaria, alla liberalizzazione dell’industria del rame, a iniziative rivolte al welfare e alla scolarizzazione… a volte gli occhi dei militanti che raccontano le vicende si commuovono. Come si narra in letteratura, i sudamericani sono sognatori, rivoluzionari… alla fine perdenti. Ed è un mistero ben sintetizzato nel titolo del libro di un grande scrittore argentino, Osvaldo Soriano: “Triste, solitario y final”.
Poi si arriva all’11 settembre del 1973 e i volti delle persone si turbano ricordando il giorno del colpo di stato: con l’accusa di voler assoggettare i cittadini sotto un dominio economico e politico, l’esercito minaccia Allende e circonda il palazzo presidenziale della Moneda, il presidente muore e sale al potere il generale Pinochet.
Intellettuali, giornalisti, persone comuni cercano rifugio nelle ambasciate straniere; con lo sguardo alzato verso la cinepresa di Moretti narrano di torture e fughe disperate alla ricerca della salvezza: l’ambasciata italiana è quella che accoglierà più persone richiedenti asilo.
I diplomatici del nostro Paese si trasformarono in eroi e portarono in salvo centinaia di oppositori al regime, li accompagnarono all’aeroporto, aprirono loro la porta verso l’accoglienza in Italia. È stata scritta una pagina molto importante di solidarietà umana (non necessariamente legata all’ideologia politica).
La domanda che può porsi lo spettatore è quasi scontata: perché l’Italia di oggi è così differente?
graziella cortese