Potrebbe appartenere ad un lupo la carcassa di un canide recuperata nei giorni scorsi nel torrente Chiusella a Traversella da un’unità cinofila della Città Metropolitana di Torino e dai Carabinieri forestali della stazione di Settimo Vittone.
La presenza della carcassa in riva al torrente era stata segnalata alla funzione specializzata tutela fauna e flora della Città Metropolitana dal Centro grandi carnivori della Regione Piemonte, che ha sede presso la direzione del Parco Alpi Marittime.
Grazie al fiuto del cane antiveleno Mirtylle, la carcassa è stata trovata in avanzato stato di decomposizione, parzialmente sommersa nel torrente in piena e sepolta sotto alcuni massi. La posizione in cui la carcassa è stata trovata fa supporre che l’animale sia morto al riparo di un grosso masso a lato del torrente e poi sia stato ricoperto da altre pietre franate dalla scarpata soprastante, la più grande delle quali era di dimensioni tali da non poter essere spostata.
Gli agenti faunistico-ambientali della Città Metropolitana e i Carabinieri forestali sono riusciti a recuperare solo il cranio e un arto anteriore, che sono stati portati alla Facoltà di Veterinaria dell’Università di Torino per gli esami autoptici del caso. I veterinari dell’Università ritengono che la morfologia del cranio sia compatibile con quella di un lupo, ma solo le analisi genetiche in corso presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale di Torino potranno offrire definitive conferme in tal senso.
Nei prossimi giorni l’area in cui è stata recuperata la carcassa sarà ispezionata dalle squadre cinofile antiveleno del Piemonte, per verificare l’eventuale presenza di bocconi avvelenati.
Se fosse confermato che l’animale era un lupo, si tratterebbe di una delle prime segnalazioni di presenza del carnivoro nella zona della Valchiusella. Se ne potrà sapere di più in occasione del monitoraggio previsto nell’ambito del Progetto Europeo Life Wolfalps EU che interesserà anche il Canavese.