Sabato 27 ottobre si è spenta una lampadina che ha illuminato nel recente passato la vita di tanti ragazzi e famiglie: è stata ufficialmente sciolta la Associazione “Comunità Alloggio per Minori” di Ivrea, una eccellenza

nel panorama delle comunità alloggio del Piemonte, e non solo, per la dedizione con la quale i volontari e gli educatori svolgevano il loro difficilissimo compito di dare casa e cura a bambini e ragazzi che per i più vari motivi erano nell’impossibilità di vivere in famiglia.

L’associazione era stata fondata nel 1973, presso il Centro Base già operativo dal 1970, da un gruppo di persone sensibili ai problemi sociali: qualcuno è già partito ed alcuni sono ancora parte attiva di quella Ivrea “solidale”

formatasi alla scuola di monsignor Bettazzi e di Adriano Olivetti. L’obiettivo era offrire ai minori (da 0 a 18 anni) ospitalità e protezione in sostituzione temporanea della famiglia e delle relative funzioni genitoriali non

esercitabili o compromesse da gravi difficoltà sociali o personali.

La presidenza della associazione fu conferita a Giuseppe “Pippo” Gennaro, che – con la sua compianta moglie Annamaria – ha sostenuto e diretto l’associazione fino ad oggi. La Comunità Alloggio nasce come espressione del clima culturale degli anni ’70, nel quale la Comunità è vista come modello di vita alternativo per i minori

ma anche per gli operatori. Così se inizialmente il Centro Base era gestito da volontari, da religiose ed in particolare veniva sostenuto dal contributo degli obiettori di coscienza, nel tempo tendette ad assumere caratteristiche sempre più professionali. Nel corso degli anni l’associazione ha finanziato corsi di formazione per gli educatori che hanno poi costituito la Cooperativa Pentagramma, la quale continua tuttora il servizio

con competenza e capacità all’interno di un quadro sociale e normativo ormai molto mutato rispetto agli esordi.

Così, il 27 ottobre il Consiglio della associazione ha informato l’assemblea della avvenuta distribuzione del patrimonio residuo a realtà che hanno gli stessi scopi, come previsto dallo Statuto.

L’assemblea, in rappresentanza dei moltissimi soci e operatori che hanno sostenuto in vari modi l’associazione

stessa negli anni, ne ha formalizzato lo scioglimento. In questi (primi) 44 anni di vita, sono state diverse centinaia i minori ospitati nella Comunità Alloggio per periodi più o meno lunghi: la durata della permanenza

per alcuni è stata inferiore a due mesi; per altri da 2 mesi a 12 mesi; per altri ancora superiore a 12 mesi.

A Pippo Gennaro e a tutti i volontari dell’Associazione va dunque rivolto un enorme grazie: un grazie che diventa particolarmente visibile e concreto quando in città si incontrano ex ragazzi e ragazze che, con il supporto della Comunità Alloggio, hanno superato le difficoltà che avrebbero impedito la loro realizzazione di

cittadini adulti.